ORVIETO – Una grande testimonianza di saperi, tradizioni, storia e qualità. Questo è raccolto nella nuova pubblicazione de Le Guide di Repubblica dedicata all’Orvieto e all’Orvietano. Il volume Orvieto Doc Classico, in vendita da lunedì 8 aprile in tutte le edicole d’Italia, è stato presentato al Vinitaly di Verona, nello stand di Repubblica alla presenza del direttore de Le Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e i sindaci di Orvieto, Giuseppe Germani e Castiglione in Teverina, Mirko Luzi.
“Questa è la seconda guida di territorio pubblica da Le Guide di Repubblica – ha detto il direttore Cerasa -. Siamo convinti che parlando di territori, anche piccoli ma importanti, si possa creare una nuova formula di turismo legata al vino, alle cose belle, patrimonio artistico culturale. Un modo non soltanto utile a conoscere luoghi e storie importanti, ma per alimentare la vita di curiosi di cose bella della nostra Italia”. Ad evidenziare il lavoro di Cerasa e soprattutto il valore di una pubblicazione distribuita in tutta Italia, capace di esaltare le qualità dell’Orvieto e del territorio Orvietano è stato il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella.
“Per me da Orvietano Doc è un piacere e un onore essere qui alla presentazione di un volume bellissimo; di un lavoro che racconta in modo straordinario un territorio altrettanto bello e da scoprire – ha detto Cotarella -. Altrettanto sono orgoglioso che il nostro territorio venga “cantato” non solo da un carissimo amico, Giuseppe Cerasa, ma da un professionista che riesce in maniera unica a fare emergere il valore umano e affascinante dei luoghi che racconta. Questo volume canta Orvieto e il suo territorio come nessuno ha mai fatto. Leggendolo non solo si ha la possibilità di scoprire il territorio dell’Orvieto ma di scoprire e conoscere una città unica al mondo, per la sua bellezza, per la sua storia, per i suoi monumenti, per la sua arte. L’Orvieto è una delle poche denominazioni che porta lo stesso nome della città e questo significa non solo darle un’identità, ma un simbolo, una simbiosi che li lega profondamente”.
“L’Orvieto – ha aggiunto ancora il presidente del Comitato Scientifico di Orvieto di Vino -, dopo il Duomo, può considerarsi un’opera d’arte dell’uomo e delle sue tradizioni. Un vino che ha origini lontanissime dagli etruschi, ai greci, ai romani. Una tradizione che giunge fino ai giorni nostri passando per la Divina Commedia di Dante, agli scritti di Freud e D’Annunzio. Oggi abbiamo non solo il bisogno di mantenere viva questa nobile tradizione, ma di promuoverla, amplificarla e divulgarla nel modo migliore. Grazie, dunque, a testimonianze importanti come questa del volume Orvieto Doc Classico e al lavoro del Consorzio Vini di Orvieto dei soci e di tutti produttori che quotidianamente s’impegnano per fare dell’Orvieto un vino di eccellente qualità, apprezzato e conosciuto nel mondo”.
Apprezzamento altrettanto condiviso quello del sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani. “Il vino è nel Dna della città sin dall’epoca etrusca – ha detto il primo cittadino – ed ha caratterizzato ogni epoca e civiltà successiva, arrivando ai giorni nostri con il suo alto potenziale di prodotto ed eccellenza di territorio che si è via via sempre più affermato nel mondo. Oggi, il modello di sviluppo che il nostro territorio intende implementare nel settore agricolo passa senza ombra di dubbio attraverso il potenziamento e la valorizzazione dell’agricoltura e del paesaggio come apparato di connessione tra sistema di formazione, turismo, produzione di colture, cultura, enogastronomia, innovazione. Di questo processo di cambiamento il vino è sicuramente il grande protagonista”.
Per il sindaco di Castiglione in Teverina, Mirko Luzi, “La pubblicazione di questa guida è un elemento che salda ancora di più il legame della Tuscia, tra l’Orvietano e la zona della Teverina. Legame che si fonda non solo nella produzione dell’Orvieto ma in rapporti di promozione territoriale importanti che vanno ogni giorno alimentati e condivisi”.
“La Regione Umbria – ha concluso la governatrice dell’Umbria, Catiuscia Marini, – crede fortemente nella valorizzazione della promozione dei territori e accoglie con con grande apprezzamento il lavoro delle Guide di Repubblica e del suo direttore, Giuseppe Cerasa, perché permette all’Umbria e zone importanti come quella di Orvieto di farsi conoscere e di farsi apprezzare a livello nazionale. La storia degli agricoltori e del vino di Orvieto è una storia antica che continua ogni giorno a scoprirsi moderna e intraprendente. Un percorso di valorizzazione importante al quale siamo onorati di contribuire e di far crescere insieme”.
Alla presentazione della guida hanno fatto seguito le degustazioni presso lo Stand C9 nello spazio dedicato all’Umbria allestito presso il Padiglione 2 del Vinitaly dove il Consorzio Vini di Orvieto è presente fino a mercoledì 10 Aprile per accogliere i numerosissimi visitatori, con una selezione di vini delle cantine aderenti.
Uno stand che, peraltro, mette in risalto l’arte della città del Duomo con l’esposizione di alcuni quadri della mostra “Il Vino e l’Arte” e le opere lignee del maestro scultore Flavio Leoni, e dove sono presenti altri elementi identificativi della narrazione dell’importante binomio: Vino e Città di Orvieto rappresentato anche dal video “Venite a Orvieto” di Giovanni Bufalini realizzato dall’Amministrazione Comunale nell’ambito del progetto “Orvieto siamo noi” con il sostegno del GAL Trasimeno-Orvietano, nel quale fanno bella mostra di sé alcuni costumi del Corteo Storico della Città di Orvieto.
Martedì 9 aprile, alle ore 16.30, nello spazio convegni del Padiglione Umbria, Antonio Boco guiderà una degustazione evento su “I muffati e gli erborinati”, con ampio spazio alla tradizione Orvietana. [suggeriti]
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