ORVIETO – Nell’Aula Magna di Palazzo Negroni si è svolta, nel pomeriggio di martedì 16 aprile, la conferenza di presentazione del Bilancio consuntivo 2018 della Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto”che conferma il trend iniziato nel 2014 e si è chiuso con un risultato economico positivo, mostrando l’ampliamento e la diversificazione delle attività insieme al “portfolio” delle relazioni e dei rapporti di collaborazione con università, istituzioni culturali e di ricerca, associazioni ed ordini professionali.
I risultati economici conseguiti dalla Fondazione C.S.C.O. nell’anno appena trascorso, le attività avviate ed in programma, insieme ai progetti che vedranno la luce nei prossimi mesi sono stati illustrati dal presidente del CdA, Matteo Tonelli che ha descritto la situazione patrimoniale ed economica della fondazione.
In particolare ha spiegato che il bilancio della Fondazione si chiude con un risultato economico positivo per il quinto esercizio consecutivo: l’utile di esercizio è stato di € 8.432, dato da € 197.584 di ricavi ed € 189.152 di costi.
Il dato maggiormente visibile ad una prima lettura del bilancio è la flessione del risultato economico dell’esercizio 2018, che seppur positivo risulta essere notevolmente inferiore rispetto a quello ottenuto nei tre esercizi precedenti. Dato che non va letto come elemento di debolezza della gestione, ma è determinato dalla maggiore propensione ad investimenti in attività immateriali di progettazione e ricerca di nuove opportunità, che nell’esercizio 2018 sono state incrementate ed alle quali sono state dedicate risorse significative sotto forma di impiego di risorse umane e di servizi.
I costi relativi alle risorse destinate a tali investimenti immateriali, in primo luogo retribuzioni avendo utilizzato esclusivamente risorse interne, sono stati
interamente contabilizzati nel conto economico dell’esercizio ma, per le citate ragioni di valutazione prudenziale, non manifestano un controvalore economico avendo allo stato carattere di intangibilità.
Ha evidenziato quindi la potenziale e più che probabile attitudine di tali investimenti a produrre ricavi nel medio periodo, trattandosi di attività programmate e progetti formativi, tra i quali:
– il Progetto per la gestione del DigiPASS, costruzione della rete di stakeholders e programma delle attività;
– l’inserimento sul Catalogo Unico Regionale di 9 progetti formativi per altrettante figure professionali certificabili in qualità di Agenzia Formativa;
– la compartecipazione alla programmazione e promozione del Master universitario di 2° Livello “One and Global Health Nutrition” della Università degli Studi di Perugia;
– la programmazione e promozione dei corsi di arte e restauro di Palazzo Spinelli Group;
– la progettazione ex novo di un progetto formativo per la figura professionale di “Tecnico di biblioteca”.
Il presidente della Fondazione CSCO ha aggiunto che nell’esercizio 2018, dopo il periodo dedicato essenzialmente alla messa in sicurezza ed al consolidamento della complessiva situazione patrimoniale e finanziaria della Fondazione, si è dato avvio ad una nuova fase di sviluppo, compatibile con le risorse ancora limitate di cui la Fondazione può disporre ma che potrà manifestare nel breve periodo primi risultati apprezzabili, ovvero investimenti in utilità immateriali che non sono valorizzati e visibili in bilancio ma che costituiscono un arricchimento patrimoniale della Fondazione.
Il presidente si è poi soffermato sulle varie attività del Centro Studi, quelle in corso e quelle in programma nei prossimi mesi.
Orvieto DigiPASS che sarà inaugurato il prossimo 24 aprile. Spazio di coworking dotato di postazioni informatiche ed attrezzato per la fruizione pubblica di servizi digitali. Un luogo pubblico ad accesso libero nel quale è presente un facilitatore digitale con competenze adeguate in grado di aiutare le persone per la migliore fruizione dei servizi digitali. Sarà un luogo di animazione e produzione culturale, con la partecipazione attiva delle associazioni del territorio orvietano. Il Centro Studi si è aggiudicato la gestione partecipando al bando indetto dal Comune di Orvieto e, insieme ad una rete di numerosi stakeholders, assicurerà il funzionamento e la fruizione dei servizi nei locali adiacenti la Biblioteca Pubblica.
Corsi di Formazione a Catalogo regionale. Sono complessivamente 9 i corsi professionalizzanti che il Centro Studi ha proposto e che sono stati inseriti nel Catalogo regionale della formazione. Tra questi, due sono in fase di prossima attivazione:
Operatore della Fattoria Didattica, per il quale è già stato acquisito il numero minimo di iscrizioni e che inizierà entro maggio, e il corso di
Tecnico di Biblioteca ideato e progettato in collaborazione con il Servizio Musei Archivi e Biblioteche della Regione, percorso formativo per il quale vi sono molte manifestazioni di interesse per la partecipazione, e che per l’avvio vero e proprio è in attesa dell’ultimo passaggio burocratico in Regione.
Master specialistico di 2° Livello in “Salute Nutrizionale Unica e Globale”. In virtù della collaborazione con il Centro Salute Globale della Toscana – Azienda Universitario – Ospedaliera Mayer di Firenze, il Master della Università degli Studi di Perugia si terranno presso il Centro Studi 5 moduli dei 7 che compongono il Master. Il bando per le iscrizioni è già stato pubblicato dall’Università, intanto da parte della stessa Università è stata verificata la necessità di rimodulare il budget economico e ciò richiederà un ulteriore passaggio amministrativo per l’avvio previsto il prossimo autunno con l’inizio del nuovo anno accademico.
Corsi di lingua e cultura italiana della Società Dante Alighieri. Grazie al recente accordo di collaborazione con la Società Dante Alighieri, che ha fortemente caldeggiato l’istituzione di corsi ad Orvieto e che per questo ha accelerato la programmazione in tal senso, le attività didattiche inizieranno già dalla prossima estate con una Summer School di due settimane, per proseguire durante l’anno con nuove attività formative a carattere residenziale.
Percorso formativo in “Attività assistite con animali” a cura del CERSAL in collaborazione con UISP Nazionale. Il progetto formativo è stato definitivamente messo a punto ed è stata istituita la Segreteria Scientifica che dovrà coordinare la realizzazione degli interventi formativi coerentemente con le Linee Guida Nazionali. Anche in questo caso si attende la formale autorizzazione per poter dare concreto avvio alle attività per le quali si registrano numerose manifestazioni di interesse.
Laboratori di restauro “Palazzo Spinelli Group”. Il prestigioso Istituto per l’arte ed il restauro dei beni culturali di Firenze ha inserito nella propria programmazione numerosi corsi da svolgere in convenzione con il Centro Studi “Città di Orvieto”, rispetto ai quali sono già confermate le iscrizioni per i prossimi corsi di luglio ed ottobre.
Il presidente del CSCO ha evidenziato infine alcune criticità, rappresentate soprattutto dal deficit di risorse finanziarie e umane. In particolare, i risultati positivi sono stati raggiunti soprattutto grazie al volontariato, ma tale condizione, pur se necessaria in una fase contingente di emergenza, non può essere considerata normale né tantomeno strutturale se si vuole pensare ad uno sviluppo corretto e governato della Fondazione. Ha rilevato, inoltre, una scarsa partecipazione della comunità ed una insufficiente attenzione da parte di operatori, imprese, enti e in generale della Città, lamentando ancora scarsa conoscenza o disinteresse per le attività del Centro Studi, che ne limitano le potenzialità di essere uno degli strumenti di volano alla complessiva crescita culturale ed anche economica della città. Da qui l’invito rivolto alla politica e alla comunità locale a riflettere sul futuro del Centro Studi e sul ruolo che dovrà avere, e se dovrà avere un ruolo, nei prossimi anni nei progetti di complessivo sviluppo di Orvieto e del territorio.
Apprezzamento lo ha espresso, infine, per l’assegnazione da parte dall’Amministrazione Comunale di ulteriori spazi a Palazzo Negroni che diventa quasi per intero sede del Centro Studi (conferma di tutti gli spazi attuali con l’aggiunta del secondo piano e di altri spazi per laboratori al piano terreno), pur rimarcando l’esigenza di un adeguato sostegno alla struttura organizzativa.
A nome anche degli altri componenti del CdA della Fondazione CSCO, il presidente ha comunicato infine, che all’insediamento della futura nuova Amministrazione Comunale, qualunque essa sia, l’intero Consiglio di Amministrazione si metterà a disposizione del Sindaco perché decida in merito alla governance del Centro Studi, ferme restando le scelte individuali che ognuno degli attuali consiglieri riterrà liberamente di fare in quel momento. Ed ha invitato il futuro Sindaco, ora per allora, a prendere la propria decisione nel merito in tempi brevi, per il bene del Centro Studi che in questa fase dinamica potrebbe risentire negativamente di un periodo di sostanziale vuoto di governo.
Il saluto dell’Amministrazione Comunale portato dal sindaco e dall’assessore allo Sviluppo Economico, che hanno evidenziato l’importanza che, per il quinto anno consecutivo, venga registrato un avanzo di bilancio che conferma la giustezza delle scelte operate dal CdA in sintonia anche con l’Amministrazione Comunale. Il Sindaco ha poi espresso compiacimento perché il Centro Studi si sta affermando come punto di riferimento per il territorio come dimostra anche la pubblicazione del Bollettino sulla Situazione Economica e Sociale dell’Area Orvietana. Ha poi ribadito che i risultati conseguiti confermano la bontà della scelta, operata a suo tempo, di tornare ad investire sull’esperienza del Centro Studi ‘Città di Orvieto’, in quanto quelle che allora apparivano delle semplici potenzialità, oggi sono non solo delle realtà in alcuni casi, ma sono delle autentiche prospettive di sviluppo. Ha sottolineato, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione e l’intero staff hanno saputo fare squadra, aderendo pienamente alle linee di indirizzo espresse dall’Amministrazione Comunale, concludendo che per consolidare le prospettive di sviluppo del Centro Studi sono necessarie risorse importanti che non possono derivare soltanto dal settore pubblico, ma devono provenire dallo sforzo congiunto delle Istituzioni con tutte le energie economiche e sociali della città e del territorio.
(Fonte: Comune di Orvieto)
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