ORVIETO – All’indomani della pubblicazione dell’appello del presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini a difesa della Libreria dei Sette, il sindaco, Giuseppe Germani scrive all’editorialista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo curatore della rubrica “Lo dico al Corriere”.
“Come tutti – scrive – sono molto dispiaciuto quando rischia di chiudere un presidio culturale come è una libreria e, in qualità di sindaco di Orvieto, Le garantisco che sto facendo tutto ciò che è nelle mie possibilità per scongiurare che tale eventualità possa riguardare la prestigiosa Libreria dei Sette nel cuore del centro storico della mia città. Essendo il Palazzo dei Sette un bene pubblico, il Comune è tenuto a rispettare la normativa, anche con riferimento al canone di affitto. Da diversi mesi, insieme con il dr. Riccardo Campino, titolare della libreria, stiamo esplorando soluzioni alternative per cercare di evitarne la chiusura. Proprio martedì scorso, ho avuto un ulteriore incontro con il dr. Campino nel quale abbiamo valutato la praticabilità di ulteriori percorsi che possano salvaguardare un’attività così importante per la vitalità culturale di Orvieto.
Desidero precisare che, a tutt’oggi, da parte della Libreria dei Sette, il Comune di Orvieto non ha ricevuto alcuna comunicazione inerente la disdetta del contratto di affitto. Nel ribadire, che è e sarà mia cura ricercare ogni possibile soluzione che la legge mi consenta per evitare la chiusura di tale attività, La informo comunque che gli spazi al piano terra del Palazzo dei Sette sono e resteranno vincolati esclusivamente alla destinazione d’uso di libreria, pertanto in quell’edificio storico di proprietà comunale continuerà ad esserci una libreria, con l’attuale gestione o con una nuova gestione”.
La sintesi della lettera del presidente Ali Confcommercio Paolo Ambrosini al sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani pubblicata dal Corriere:
«Orvieto, la Libreria dei Sette non va chiusa»
«Torno a rivolgermi a lei dopo aver appreso dalla stampa la conferma della chiusura della Libreria Dei Sette alla vigilia di Natale, notizia già assurta agli onori delle cronache nazionali per l’intervento di Susanna Tamaro. Spiace rilevare che una città che ha nella cultura il suo punto di sicuro richiamo internazionale non riesca a individuare soluzioni per consentire alla Libreria e ai suoi gestori di continuare a svolgere quel prezioso servizio di promozione culturale. Una libreria che chiude rappresenta una sconfitta per l’amministrazione locale, che ha il compito di favorire la crescita di presidi a tutela del pluralismo dell’informazione e della diffusione di cultura, quali sono le librerie, come pochi giorni fa ci ha confermato il presidente Mattarella in un’udienza. Le difficoltà del settore sono note e gli effetti sono preoccupanti: 13 milioni di italiani sono privi di una libreria nel comune di residenza. La chiusura della Libreria Dei Sette avrebbe per noi librai un valore simbolico pesante: a Orvieto e a Riccardo Campino, uno dei titolari della Libreria, è legata la storia della Scuola librai italiani, che 13 anni fa ha iniziato a Orvieto i suoi corsi. Rinnoviamo l’appello di evitare che la città, i cittadini e i librai italiani perdano la Libreria Dei Sette».