di Valentino Saccà
ORVIETO – E’ possibile fruire la preziosa arte umbra al costo di un caffè, facendola propria per non dimenticare un patrimonio culturale e collettivo del territorio? Si è possibile grazie al costante impegno dell’Associazione Pietre Vive, che grazie alla partecipazione attiva di volontari e al sostegno del vescovo e della Diocesi di Orvieto-Todi, opera per la conoscenza e la salvaguardia di un patrimonio artistico-culturale attraverso l’evangelizzazione cristiana.
Nella mattinata di giovedì 27 dicembre, presso la Sala Pieri del Palazzo Vescovile di Orvieto, la dottoressa Giovanna Bandinu, presidente dell’Associazione Pietre Vive, ha presentato alla stampa i prossimi eventi realizzati dall’Associazione con l’appoggio della Diocesi e delle parrocchie. Durante il suo intervento la dottoressa Bandinu ha sottolineato più volte che la mission di Pietre Vive non è solamente legata alla conoscenza e alla salvaguardia dell’arte, ma anche al rispetto verso l’opera d’arte stessa senza piegarla a strumentalizzazioni di sorta.
I volontari sono il cuore pulsante dell’Associazione e vengono formati adeguatamente attraverso corsi specifici in cui le persone vengono predisposte all’accoglienza e alla collaborazione con la diocesi e anche ad un rispetto umano che sta alla base del loro operato.
Già a partire da venerdì 28 dicembre, prenderà il vial’evento “L’Arte al costo di un caffè”, gestito dai volontari di Pietre Vive con un contributo simbolico da parte dei fruitori, pari a quello di una tazza di caffè. Per l’occasione chiese e palazzi tra Orvieto e Todi saranno aperti per visite guidate fino al 6 gennaio.
Questa iniziativa era stata sposata da Nazzareno Montanucci, imprenditore sensibile e lungimirante che amava la sua città ed era sempre presente ad iniziative in grado di nobilitarla. Giovanna Bandinu ha poi spiegato nel dettaglio lo svolgimento del corso formativo per volontari.
“Quest’anno il corso formativo inizierà a gennaio – ha sottolineato la dottoressa Bandinu – con un tema portante dedicato alla visita pastorale del vescovo, con approfondimenti sulla storia dell’architettura, sui misteri di Cristo e inclusa una visita all’Archivio Comunale di Todi. Il 27 gennaio, sempre all’interno del corso, giornata dedicata a San Tommaso D’Aquino, con intermezzi teatrali ad opera dell’attore Andrea Brugnera e una visita guidata alla Chiesa di San Domenico. Il corso prevede anche in data 16 febbraio, l’intervento di Antonio Natali (ex direttore della Galleria degli Uffizi) e di Luca Giuliani. L’8 marzo un incontro sui restauri a San Giovenale, che mantiene come elemento fondamentale quello della comunicazione. Infine a maggio si terrà la festa del Rinascimento fra Todi e Acquasparta, evento che funziona un po’ come mezzo di promozione per l’Associazione stessa”.
In chiusura della conferenza la dottoressa Bandinu ha ricordato anche l’appuntamento del weekend dell’Associazione con la valorizzazione di alcuni luoghi tra cui Allerona e Avigliano Umbro e le Giornate del Volontario che si terranno il 1 e il 2 novembre 2019.
In sintesi la Diocesi di Orvieto-Todi e l’Associazione Pietre Vive, si impegnano ogni anno nella valorizzazione, promozione degli edifici di culto sparsi sul territorio diocesano, inoltre con gran successo realizza ogni anno il corso per volontari per la formazione degli stessi, per una conoscenza più approfondita dei Beni Ecclesiastici sia dal punto di vista storico-artistico e sia catechetico. Si ringrazia la Diocesi, il vescovo, mons. Benedetto Tuzia, il direttore dell’Ufficio per i BB.CC.EE. della Diocesi , don Francesco Valentini, i parroci delle parrocchie e soprattutto i volontari “custodi del passato” per la collaborazione e la disponibilità sempre dimostrata.