ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (8 favorevoli, 4 contrari, 1 astenuto: Vergaglia) le variazioni al Bilancio di Previsione 2018/2020 e le variazioni di competenza e di cassa per l’annualità 2018, a seguito delle quali il Bilancio di Previsione 2018/2020 presenta le risultanze finali di €. 72.823.326,86 per il 2018, € 84.057.795,06 per il 2019 e € 63.266.130,07 per il 2020.
Con tale variazione viene assicurato il permanere degli equilibri generali e parziali di bilancio ed il rispetto del vincolo del pareggio di bilancio disciplinato dalla Legge di stabilità 2017. Con lo stesso esito di voto, il Consiglio ha quindi approvato, norma di legge e del Regolamento di Contabilità, la salvaguardia degli equilibrio di bilancio.
Presentando i due atti in un’unica relazione, il sindaco, Giuseppe Germani con delega al Bilancio ha detto: “La proposta di deliberazione di Consiglio comunale apporta al bilancio finanziario di previsione 2018-2020 variazioni per euro €. 560.516,86 sull’esercizio 2018, per euro 249.000,00 sull’annualità 2019 e per euro 0 (ZERO) sull’annualità 2020.
Di seguito la scomposizione della variazione di bilancio sia per la parte corrente che per la parte capitale e la verifica del rispetto degli equilibri di bilancio:
La variazione può essere suddivisa nelle seguenti fattispecie:
Anno 2018
• Variazione per iscrizione dell’avanzo vincolato per trasferimenti per complessivi euro 85.191,50 riguardanti: “contributi per la Protezione Civile per € 49.100,00” , “trasferimenti regionali per servizi educativi prima infanzia per euro 13.751,50” , “trasferimenti regionali per servizi sociali per euro 22.340,00” cui corrisponde una analoga iscrizione di spesa in vari programmi del bilancio corrente 2018;
• Variazioni per iscrizione di Risorse d’entrata con vincolo di destinazione, cui corrisponde una analoga iscrizione di spesa su vari programmi di Bilancio, per complessivi € 127.802,51 (maggiori entrate per euro 397.802,51 e minori entrate per 270.000,00);
• Variazione per iscrizione di maggiori Risorse d’entrata per euro 347.522,85 (maggiori entrate complessivi per euro 597.552,85 destinate in parte al finanziamento di minore risorse di entrata per euro 250.000,00) destinate al finanziamento programmi di spesa individuati dall’Ente.
Le principali voci di spesa dove sono state allocate le risorse pari a d euro 347.522,85 sono:
– il fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) incrementato di euro 123.071,43 (in quanto aumentata la previsione recupero evasione)
– il fondo di riserva incrementato di euro 121.513,97 (accantonamento per questione PRINA 2018)
– spesa per iva a debito su attività commerciali per euro 80.000,00
– prestazioni di servizi per gestione piano sociale di zona per euro 68.957,94 (aumento spesa per integrazione scolastica)
– spese per energie elettrica per euro 30.000,00
– contributo per Umbria Jazz Winter per euro 30.000,00
– spese per manutenzione parco automezzi per euro 20.000,00
• Variazioni per storno fondi fra vari interventi di spesa quale conseguenza dello spostamento di fondi fra interventi che presentano eccessive disponibilità rispetto ad altri le cui proiezioni di spesa risultano sostanzialmente deficitarie.
Anno 2019
• Variazioni per iscrizione di Risorse d’entrata con vincolo di destinazione, cui corrisponde una analoga iscrizione di spesa su vari programmi di Bilancio, per complessivi € 249.000,00 (progetti aree interne)
• Variazioni per storno fondi fra vari interventi di spesa quale conseguenza dello spostamento di fondi fra interventi che presentano eccessive disponibilità rispetto ad altri le cui proiezioni di spesa risultano sostanzialmente deficitarie;
Per il 2019/2020 analoghe correzioni. Il Bilancio 2018 ha 500 mila euro di nuove entrate. Se le variazioni apportate sono minimali, pertanto, il bilancio di previsione era centrato”.
Sintesi del dibattito:
Presidente Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci (PD): “Dal punto di vista strutturale dobbiamo essere orgogliosi di come all’assestamento del 30 novembre, previsto dalla normativa, il bilancio si dimostra strutturato e in sicurezza; nel senso che, da ora e in prospettiva, il bilancio del Comune di Orvieto non presenta problemi gravi da affrontare. Il prossimo anno e il successivo ci sarà il recupero di circa 4,5 / 5 mln di tributi con un accantonamento utile alle coperture nel caso non si dovessero recuperare. Il bilancio quindi è in sicurezza e l’atto odierno è una semplice sistemazione dovuta”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “Concordo sulle considerazioni di Pettinacci relativamente alla parte tecnica e alla copertura di eventuali mancati introiti. Un bilancio in sicurezza che, peraltro, lo è da diversi anni, e che ha degli elementi di positività quasi singolare rispetto ad altri Comuni italiani. Da diversi anni a questa parte abbiamo messo in atto una politica attiva grazie all’amministrazione Concina, a quella attuale e agli uffici. Colgo tuttavia che nel 2018, anno dell’uscita dal predissesto, l’Amministrazione in carica chiedeva agli operatori di fare proposte per poi andare all’abbattimento del carico tributario, in realtà, pur essendo fuori dal predissesto non è cambiato nulla in tema di investimenti grazie a 3,5 mln di avanzi di amministrazione che non sono stati investiti a favore della città. Questo è un dato politico inconfutabile. E’ un grave errore non avere impegnato una parte di queste somme a favore della città: nettezza urbana, diminuzione dei costi come mense e trasporti scolastici. Questo non è stato né nel preventivo di marzo, né nell’assestamento di luglio e nemmeno a novembre. In questa consiliatura non c’è stata alcuna riforma strutturale. Questo mandato sta per finire senza riforme strutturali che possano aver modificato e migliorato la macchina economica di questa città. E’ questo il fallimento dovuto alla mancanza di visione di riforme strutturali. Abbiamo l’obbligo di non nasconderci dietro il tecnicismo. La città ha bisogno di riforme e progetti. Sono state fatte manutenzioni ordinarie ma non interventi importanti”.
Martina Mescolini (PD): “I conti del Comune sono finalmente a posto ma non da alcuni anni, perché portare il Comune in predissesto è stata una scelta fatta dalla passata amministrazione, non dall’attuale, che avrebbe potuto portare veramente al dissesto. Quando la Corte dei Conti ha accettato il piano presentato dalla precedente amministrazione, a noi da poco insediati è toccato il compito di attuare il piano di riequilibrio. Lo abbiamo fatto proprio introducendo le riforme di cui ha parlato Olimpieri e delle quali si vedono i frutti: oggi ci sono entrate strutturali dai parcheggi, dalla nuova gestione del Pozzo di San Patrizio, una diminuzione del costo dei parcheggi anche per chi viene dai comuni limitrofi. Le riforme sono state fatte e con coraggio! Oggi abbiamo un comune risanato che può accedere a nuovi investimenti, salvaguardando il sociale con fondi che vanno a integrare l’ex PRINA che la Regione non sostiene più. Nel bilancio di previsione dunque potremo dire ancora la nostra”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “Io faccio un bilancio più politico che tecnico degli atti in approvazione. La domanda vera è che aver sottratto 3 mln circa di euro alla città per imputarli all’uscita anticipata dal predissesto quali vantaggi concreti ha comportato? Nessun vantaggio! Perché le risorse quando c’erano non sono state utilizzate a beneficio della città per spendere i soldi degli avanzi di gestione, in media 800/990 mila euro all’anno. L’unico traguardo per l’Amministrazione era quello di uscire anticipatamente. Ecco dove sta la poca lungimiranza dell’Amministrazione Comunale. La decisione della passata amministrazione di reinternalizzare la gestione dei parcheggi è tornata utile anche a questa amministrazione. Per 4 anni il Sindaco ha garantito che avrebbe trovato l’accordo con Provincia e Curia Vescovile per il Liceo d’Arte nel palazzo sede originaria. Sono stati investiti soldi, ma anche in questo caso nulla. Oggi, annunciando che la scuola resterà nella palazzina Comando, un suo Assessore parla addirittura di un successo, mistificando la realtà quando invece è un insuccesso! Non avete fatto nulla di nuovo! L’ex caserma Piave sarà tema da campagna elettorale. Non basta, siamo fuori dall’Alta Velocità che è cosa sì difficilissima, ma quali tentativi sono stati fatti da parte del Comune di Orvieto? Se ne discute a Orte, a Perugia, a Spoleto ma non ad Orvieto perché non contate nulla. Dove il PD conta le cose le fa. Il Palazzo dei Congressi è un altro asset che grida vendetta. E’ stato fatto un ulteriore bando con i piedi. La chiusura della Libreria dei Sette è un altro elemento che ci preoccupa, con un siparietto risibile. Nei 5 mesi che restano fino alle elezioni, il Sindaco rifletta, promettendo di meno e rilanciando alcune cose che si possono fare, come la disponibilità del Comune sul Palazzo del Gusto. Prima di replicare il caso del palazzo dei congressi il Sindaco si fermi e chiarisca cosa vuole fare!”.
Replica del sindaco, Giuseppe Germani: “Il dibattito è andato altre il bilancio di un assestamento minimale che mette in ordine alcune cose. Sulle altre partite, secondo i vincoli del predissesto non si potevano fare investimenti, e questo lo avete scritto voi dell’opposizione quando eravate al governo. Sempre quando eravate al governo avevate fatto il bando per esternalizzare i parcheggi non per riportarli alla gestione diretta del Comune. Noi abbiamo messo a sistema asset come i parcheggi e il Pozzo di San Patrizio. Sulla Libreria dei Sette la decisione è quella di mantenerla con questo gestore o con un altro, ma nessuno vuole farla chiudere, torno a ripeterlo! Lavoreremo per mantenerla con l’attuale proprietà ma alle condizioni contrattuali rispetto alle quali non si può derogare. Martedì con il nuovo incontro che ho annunciato, cercherò di fare di tutto per mantenere l’attuale situazione. Sull’Alta Velocità sono convinto che dobbiamo avere l’accesso, ma se pensiamo di far fermare i treni AV nelle nostre realtà allora non ci siamo! Dobbiamo piuttosto creare le condizioni per l’accesso facilitato dei nostri utenti all’AV e dobbiamo puntare al miglioramento del materiale rotabile. Ad Orvieto sono aumentate tante attività ricettive, e il fatto che non diminuisce il valore immobiliare è indicativo di una economia ancora vitale con prospettive di sviluppo. Sulla palazzina Comando, nel 2014 io ho firmato la convenzione con la Curia Vescovile e la Provincia di Terni, ma lo spostamento del Liceo d’Arte da Palazzo Monaldeschi della Cervara non lo ha fatto questa Amministrazione! In quella sede, che non è di proprietà pubblica, servono 4 mln di euro che deve necessariamente mettere o la proprietà (la Curia) o da Bandi Pubblici. Ritengo quindi di avere assolto al mandato che mi era stato dato”.
Dichiarazioni di voto, Olimpieri: “Il 2 luglio scorso il sindaco ha ritirato dal Consiglio un atto di Giunta sul Palazzo dei Sette che non è stato più portato in Consiglio. Il Sindaco si è lavato le mani, ha dato la responsabilità al Consiglio Comunale e alla Conferenza dei Capigruppo. Rispetto alle riforme il Sindaco ha parlato dei parcheggi che per la verità vennero internalizzati nel 2011 con la passata amministrazione, mentre prima in virtù della convenzione il Comune concedeva in media 120 mila euro l’anno ad ATC. Arrivato il Sindaco Germani è stato aumentato il costo parcheggi. E’ questa la riforma fatta dall’attuale Amministrazione. Il Pozzo di San Patrizio è da sempre del Comune e non è una riforma aver rinnovato allo stesso gestore la gestione della biglietteria! Se queste sono le riforme siamo davvero messi male”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “Siamo di fronte all’ennesimo assestamento tecnico che non approviamo. Un assestamento frutto di una maggioranza che si parla addosso e che arriva a parlare di successo per il mantenimento del Liceo d’Arte alla palazzina Comando! Questo è il grande risultato ottenuto con l’uscita dal predissesto! Il Sindaco non attribuisca a noi i suoi insuccessi per mancanza di coraggio e perché non ha una maggioranza che non lo sostiene! Basta con questi argomenti e con le promesse inutili. La pedonalizzazione inutile e assurda del centro storico e l’aumento dei parcheggi che equivale alla desertificazione non è una riforma strutturale! C’erano in bilancio le risorse per fare, ma l’Amministrazione non ha voluto fare. E’ stato fatto poco e male e i risultati si vedono! Giudizio negativo su questi quattro anni di amministrazione”.
Sacripanti: “Le rimodulazioni del predissesto potevano essere fatte, ma non lo avete fatto! Sulla questione della libreria non si possono accampare scuse, perché quando si è trattato di Cittaslow il Comune ha consegnato gratuitamente a questa organizzazione circa 200 metri quadrati di superficie senza pretendere affitti! Che dire della concessione di una sede ai tartufai? Quali sono i vantaggi ottenuti? Non vediamo risultati concreti di queste scelte. Le esternalizzazioni dove sono? L’accordo con Costa Crociere non ha prodotto nulla! Il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Il progetto dell’Alta Velocità venne proposto nel programma del Sindaco per il quale furono chiesti voti. Ma poi è mancata la coerenza a portarlo avanti. Tanti proclami sull’ambiente ma ogni due anni ci ritroviamo a parlare della discarica! Rispetto al ruolo imperante della governatrice dell’Umbria e dell’assessore regionale all’Ambiente, il Sindaco non si ribella. Stiamo dando false speranze ad una città che sta morendo. Ci si dice che ci sono nuove attività commerciali, ma non si dice dell’andamento delle chiusure di altre attività commerciali. Per non parlare della politica per la casa e degli insediamenti abitativi altra voce è fallimentare, da tempo. Voto contrario”.
Lucia Vergaglia (M5s): “Penso che di quì ai prossimi sei mesi i toni non possono essere così accesi. E’ un tempo lungo che rischia di mettere alla prova la nostra stessa salute. Vorrei votare contro, ma rispetto all’investimento sui soggetti svantaggiati, in coscienza non mi sento di essere di ostacolo, quindi mi asterrò”.
Pettinacci: “Invito tutti i Consiglieri a che i toni della discussione siano più distesi e corretti fra le parti politiche. L’internalizzazione dei parcheggi parte già dall’amministrazione Concina che emanò un primo bando. Le tre fasi salienti da ricordare sui bilanci comunali sono che c’è stato chi ha fatto l’indebitamento, chi non ha portato a termine il pieno di rientro e chi lo ha fatto con l’uscita anticipata dal predissesto. Cerchiamo quindi di essere obiettivi. Solo quando ci saranno 2,5 milioni di euro disponibili in bilancio si potranno abbassare le tasse. Relativamente alla sede del Liceo d’Arte il palazzo Monaldeschi non è del Comune ma della Curia, e il Comune non può fare investimenti su proprietà altrui; quanto alla Libreria dei Sette, nell’omonimo palazzo esiste un vincolo di destinazione per ospitare una libreria; se ci sono quindi le condizioni di continuare il rapporto con l’attuale gestione nessuno toglierà la libreria; diversamente si andrà ad un bando. Il mandato al Sindaco è quello di risolvere presto e bene la questione. D’altra parte è anche vero che il Comune deve potersi concentrare sullo sviluppo della biblioteca comunale”.
Antonella Frate (PSI): “Io mi limito a dire che l’opposizione deve smetterla di dire che il Sindaco non è appoggiato dalla maggioranza perché non è affatto così!”.