ORVIETO – Anche quest’anno Vetrya e Fondazione Luca e Katia Tomassini non mancano all’appello di Sports Around the World. Martedì 13 novembre a partire dalle 9.30 al Vetrya Corporate Campus di Orvieto scendono in campo i diritti umani, l’inclusione, la solidarietà. Una giornata-incontro per sostenere, come afferma Stefano Bizzozi, presidente dell’Associazione Sports Around the World “un’idea differente di concepire lo sport”. Un’idea che a Orvieto è ormai diventata una realtà consolidata grazie all’impegno condiviso delle Istituzioni, delle Associazioni locali, di Vetrya e della Fondazione Luca e Katia Tomassini. Tutti insieme per un progetto che fa dello sport un mezzo che unisce e travalica differenze e divisioni.
“Noi ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati, ma insieme a questa fortuna siamo consapevoli di avere una grande responsabilità nei confronti di coloro che quotidianamente vivono in condizioni del tutto meno fortunate delle nostre. Con grande convinzione e sin dall’inizio abbiamo aderito a questa iniziativa perché vogliamo che il Vetrya Corporate Campus diventi sempre di più uno spazio sovranazionale dove tutti si possono identificare. E anche un luogo dove lo sport sia il potente e gioioso strumento per promuovere, attraverso i benefici del mondo digitale, l’inclusione sociale e i valori universali dei diritti umani”. Così evidenziano lo spirito che anima questa iniziativa Luca Tomassini, presidente e amministratore delegato del Gruppo Vetrya e Katia Sagrefena cofondatrice Vetrya e direttrice Generale della Fondazione Luca e Katia Tommassini.
Il programma della giornata si apre all’Auditorium del Vetrya Corporate Campus con il benvenuto del Presidente e Amministratore delegato di Vetrya, Cav. del Lavoro Luca Tomassini e di Katia Sagrafena, Cofondatrice Vetrya e Direttrice Generale della Fondazione Luca e Katia Tomassini. A seguire i saluti dell’Amministrazione Comunale di Orvieto e dei Vigili del Fuoco. Poi ci saranno gli interventi di Stefano Bizzozi, presidente di Sports Around the World e di Emanuela Leopardi, organizzatrice del Festival dei Diritti Umani. Infine, alcuni alunni delle scuole medie dell’Istituto Comprensivo Orvieto – Baschi racconteranno il “Progetto Rwanda” e a conclusione di questa parte iniziale della giornata la testimonianza di alcuni rifugiati e richiedenti asilo politico del Centro di prima accoglienza Villanova-Don Bosco e dei ragazzi del Gruppo Appartamento per minori stranieri non accompagnati “Xenia”.
Dalle 11 però al Vetrya Campus lo sport entra nel vivo per un quadrangolare di calcetto e faranno il loro ingresso in campo le squadre formate dai: dipendenti Vetrya, Vigili del Fuoco – Distaccamento di Orvieto, studenti e rifugiati. Una giornata che è scelta di condivisione contro ogni forma di esclusione e di discriminazione. Un esempio virtuoso di come si possa fare squadra in nome di un ideale comune. Perché nel mondo i diritti umani sono ancora una partita tutta da giocare e da vincere!