A Roma, nella Protomoteca del Campidoglio, tra gli applausi e l’entusiasmo dei partecipanti, si è tenuta la cerimonia di premiazione del prestigioso premio Nazionale Bandiera Verde Agricoltura 2018, promosso dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA).
Il premio giunto alla XVI edizione, è stato conferito a tutte quelle realtà come, aziende agricole, comunità montane, parchi, regioni province e comuni, che si sono distinte nelle politiche di tutela, salvaguardia, promozione valorizzazione dell’ambiente e dell’agricoltura, ma anche nelle attività finalizzate a migliorare le condizioni di vita ed economiche di coloro che abitano le zone rurali e proteggono le tipicità enogastronomiche locali.
“Dopo il sisma e le grandi perdite subite non credevamo di poter ripartire cosi rapidamente e di riuscire addirittura a comunicare questo impegno tanto da riceverne un premio. La Cia dell’Umbria ci ha affiancati in questo percorso dimostrando di conoscere bene il proprio territorio e le aziende che vi operano, senza il suo supporto non saremmo di certo qui oggi” – ha dichiarato Lorenzo Battistini titolare dell’Azienda Agricola Bosco Torto vincitore del premio. Lorenzo e Ilaria, i titolari dell’Azienda che produce zafferano a San Pellegrino di Norcia, si sono armati di coraggio e dopo che il terremoto ha distrutto la loro azienda e i loro laboratori hanno recuperato i bulbi sotto le macerie, li hanno piantati ed essiccati un camper e adesso grazie al progetto promosso dalla “Fondazione JP Morgan” e con il sostegno della Cia dell’Umbria vendono on line i loro prodotti certificati biologici in tutto il mondo.
Nell’ottica della tutela della vera e propria impresa territoriale capace di rendere più trasparente il processo che porta i prodotti agricoli e alimentari locali sulle tavole dei cittadini, il premio è stato assegnato anche all’Agriturismo Le Foglie di Francesco Rosi che si distingue più che mai per la caratterizzazione familiare della sua azienda biologica che di certo dà un apporto speciale a quello che lui definisce una piccola oasi nel verde dell’Appennino umbro-marchigiano.”Sono fiero di ricevere questo premio – ha detto Rosi – che dedico alla mia famiglia, a mio padre e alla Cia dell’Umbria che ogni giorno riconosce il mio sforzo e il mio impegno di unire tradizione e innovazione. Oggi più che mai l’agricoltura è un elemento chiave per valorizzare l’ambiente, il paesaggio le tipicità del nostro territorio, in un ottica di sviluppo sempre più sostenibile”.
Vincitrice come “Case History Imprenditoriale”la Fattoria Didattica La Badia “unico esempio nel mondo dell’agricoltura sociale dove tutti i requisiti essenziali per vincere il premio trovano giusta collocazione” come si legge nelle motivazioni ufficiali. La Badia, azienda associata alla Cia dell’Umbria, ha ricevuto il premio per il settore dell’Agri-Welfare e dell’agricoltura sociale. “Dedichiamo questo premio a coloro che credono in noi, grati dei valori che coloro che non ci sono più ci hanno trasmesso e alla Cia dell’Umbria che sempre presente, ci segue e ci affianca illustrandoci tutte le possibilità per fare sempre del nostro meglio e valorizzare le tradizioni del nostro territorio“- ha dichiarato Manuela Baccarelli accompagnata dai genitori Fausto e Antonella. Anche questa azienda si contraddistingue per la valorizzazione e l’importanza del ruolo sociale dell’agricoltura nell’ottica di una diretta comunicazione tra gli agricoltori e i cittadini,spesso partendo dai bambini. Questo è possibile grazie alle diverse attività che l’azienda mette in programma quotidianamente all’interno di un vero e proprio centro di educazione alimentare a disposizione di famiglie e scuole dove, attraverso laboratori,viene trasmessa l’arte del “fare condiviso” elemento caratterizzante la necessità di migliorarsi e migliorare il proprio territorio .
Come è possibile evincere dai racconti e dalle esperienze riportate le tre aziende vincitrici del prestigioso premio rappresentano un vero e proprio presidio verde in Umbria, cuore verde d’Italia. Consapevoli del fatto che l’agricoltura è il fiore all’occhiello dell’economia nazionale, produttore di benessere e salute,attrattore turistico e custode dell’ambiente e del paesaggio è necessario un cambio di rotta.
Per la Cia, alla luce dei sempre più frequenti e violenti fenomeni meteorologici che che si stanno imbattendo sul tutto il territorio nazionale l’agricoltore dovrà svolgere un ruolo da protagonista inserendosi in un progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale, tema talaltro, dell’Assemblea Nazionale della Confederazione in programma il 29 novembre a Roma.
“Le nostre aziende vincitrici, alle quali va il mio più grande affetto e riconoscimento per il lavoro svolto, – dichiara il presidente della Cia Agricoltori Italiani dell’Umbria Matteo Bartolini – sono degli esempi virtuosi che possono e devono essere un modello per molti altri territori che devono ripartire. Queste aziende stanno portando avanti la tradizione attraverso l’ innovazione mettendosi in prima linea per difendere e promuovere l’ economia circolare, la tutela del patrimonio paesaggistico, la protezione territoriale, il mantenimento della biodiversità, ma soprattutto il contrasto al consumo , al degrado e dopo il sisma all’abbandono del suolo”.