ACQUAPENDENTE – Il dottor Angelo Ghinassi, sindaco di Acquapendente ha presentato una nota informativa in cui ha fatto alcune precisazioni sulla questione delle acque potabili e dell’acquedotto della città.
“Al fine di fare una corretta informazione sulla questione delle acque potabili – ha sottolineato Ghinassi – , occorre fare alcune precisazioni:
1) la presenza dei fluoruri non deriva da un inquinamento di tipo agricolo, industriale o civile, perché sono presenti nelle acque per cause naturali;
2) l’ordinanza riguarda unicamente l’acquedotto di Acquapendente, non le zone rurali e le frazioni, che hanno altri acquedotti;
3) l’acquedotto di Acquapendente serve tutto il centro abitato, tutta la zona urbanizzata, periferie comprese;
4) l’acqua di Acquapendente proviene prevalentemente dai pozzi locali (Cupellara e Piantata), che tramite pompe estraggono l’acqua dalla falda. Un’altra parte proviene dall’acquedotto dell’Amiata (15 l/s).
L’acqua delle nostre falde ha una più alta concentrazione di fluoruri ed è la miscelazione con l’acqua proveniente dall’acquedotto toscano (che ne ha una percentuale minore) che di solito garantisce che il valore rimanga al di sotto dei limiti di legge.
Per compensare la rottura delle pompe dell’acquedotto Bisenzio, Talete (informazioni provenienti da loro) ha convogliato parte dell’acqua dell’acquedotto di Piancastagnaio, diminuendo la portata per Acquapendente (12 l/s). Ciò ha generato l’innalzamento del livello dei fluoruri da 1,5 a 1,9. Nei primi giorni della settimana si prevede il ripristino della situazione precedente”.