ORVIETO – E’ rivolta al presidente del Consiglio Comunale l’interrogazione del consigliere Andrea Sacripanti riguardante la messa in sicurezza del terreno ubicato lungo la Strada del Piano.A tale proposito Sacripanti ha parlato di: “inottemperanza ordinanza sindacale riguardante la messa in sicurezza del terreno ubicato lungo la Strada del Piano. Richiesta di intervento del Sindaco ai sensi dell’art. 54 comma 4 del D.lgs. 267/2000”.
Il testo dell’interrogazione:
“In data 2 ottobre è apparsa sul Corriere dell’Umbria – ha chiosato Sacripanti – la denuncia di un Cittadino che risiede lungo la strada del Piano in Orvieto Scalo il quale lamenta di avere la casa in pericolo a causa dello smottamento del terreno confinante con la sua abitazione. La stagione autunnale ormai alle porte, non fa che alimentare lo stato d’allerta con cui è costretto a fare i conti il Cittadino in questione il quale afferma che oltre alla propria abitazione, è a repentaglio anche la sicurezza sua e della propria famiglia che rischia di essere travolta da un momento all’altro da pietre e terriccio”.
“Come riportato nell’articolo – ha proseguito Sacripanti – tale situazione perdura da mesi e più precisamente risale a maggio di quest’anno quando, a seguito delle intense piogge cadute, l’uomo, vedendo un palo della recinzione storto e piegata la rete intorno alla sua casa, si accorse che nel terreno confinante con l’abitazione si era creata una frattura di circa 20 metri.
Temendo che il terreno cedesse portando giù anche un tratto di strada, si era quindi rivolto ai vigili del fuoco che, dopo un primo sopralluogo, lo avevano invitato a monitorare la situazione e ad aggiornarli nei giorni successivi. Dopo pochi giorni, la seconda chiamata e il controllo dello smottamento che aveva rivelato la presenza nella terra di grandi pezzi di cemento e rocce che potevano seriamente rovinare contro l’abitazione.
Il 22 maggio, il Sindaco, resosi conto della gravità delle circostanze, testimoniate anche dalle foto che si allegano alla presente interrogazione, ha emanato un provvedimento ai sensi degli artt. 50 e 54 del Decreto Legislativo n. 267/2000 nei confronti della Provincia e di una privata Cittadina con cui ha ordinato loro di provvedere entro i successivi 20 giorni alla messa in sicurezza delle rispettive aree di proprietà oggetto di smottamento, mediante regimentazione delle acque superficiali e stabilizzazione del versante, al fine di garantire le condizioni di sicurezza per la privata incolumità”.
“Mentre l’intervento dei tecnici provinciali è stato tempestivo – ha concluso – ed ha fatto in modo che le acque dalla strada SP 56 – Strada del Piano – non scendessero verso l’abitazione, ma fossero incanalate con un altro percorso e relativo sfogo non sul terreno, la Cittadina proprietaria del terreno confinante si è rivelata inadempiente sindacale non avendo eseguito alcun lavoro di ripristino per la messa in sicurezza.
Oltre a denunciare questo stato di pericolo, il Cittadino lamenta il fatto che da alcuni mesi sta tentando di mettersi in contatto con gli uffici del Comune per essere aggiornato sui lavori che dovevano essere svolti, ma, nonostante ben 5 mail di posta elettronica certificata indirizzate allo staff del Sindaco, al Sindaco stesso ed ai Dirigenti responsabili, oltre ad essersi recato personalmente in Comune per ricevere spiegazioni, lo stesso è stato rimbalzato da uno sportello all’altro senza ricevere alcuna risposta al riguardo, tanto che si è trovato costretto a presentare un esposto in Commissariato”.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto Consigliere, particolarmente sorpreso dal comportamento reticente assunto sulla vicenda soprattutto dal Sindaco vicenda, chiede allo stesso Sindaco:
- Le ragioni per cui ha omesso di rispondere alle sollecitazioni pervenute in questi mesi tramite PEC dal Cittadino vittima della situazione di pericolo descritta in premessa il quale, legittimamente, chiedeva soltanto spiegazioni sulla mancata esecuzione degli interventi finalizzati alla messa in sicurezza dell’area.
- Se, stante l’inottemperanza della privata Cittadina destinataria dell’ordinanza, non ritenga di intervenire direttamente attuando quanto previsto dall’art. 54 comma 4 del D.lgs. 267/2000 il quale, prevedendo per ragioni di sicurezza la sostituzione del Comune in caso di inadempimento da parte del privato, dispone che “Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento, provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana”, prevedendo ovviamente che le spese degli interventi siano a carico della proprietaria del terreno originariamente inadempiente”.