di Valentino Saccà
ORVIETO – Quest’anno alla sua 3A edizione il Festival dei Diritti Umani (Human Rights International Film Festival) si svolgerà a Orvieto dal 1 al 4 novembre. Lo scopo del Festival Diritti a Orvieto è di promuovere e diffondere il cinema documentario d’autore con particolare riguardo ai temi dei diritti umani e favorire il confronto tra i registi. Il Festival è organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Teatri di Nina e da Own Air srl con il contributo e la collaborazione del Comune di Orvieto, della Fondazione TeMa e di sponsor. Possono partecipare al concorso film a tema: antropologia, diritti umani, guerra, integrazione, diritti civili.
Il direttore artistico Francesco Cordio è stato presente al Cinema Corso di Orvieto nella serata di lunedì 1 ottobre a presentare il suo applaudito, benchè scomodo, documentario Roma Golpe Capitale, testimonianza politica dell’ostracismo perpetrato ai danni dell’amministrazione Marino e dei vari complotti dietro le quinte che hanno decretato la sconfitta dell’ex sindaco di Roma. Il film realizzato da Cordio all’origine presentava ben 9 ore di girato, una mole enorme di interviste, testimonianze e documentazioni del complottismo politico anti-Marino.
Ignazio Marino, un uomo contro tutti, un Don Chisciotte in lotta con i mulini a vento dell’illegalità e della malapolitica, questa è l’immagine che ne restituisce Roma Golpe Capitale, ma senza scadere in comodi agiografismi o riletture apologetiche. L’ex sindaco di Roma viene a lungo intervistato e ne consegue un’immagine umana e stratificata oltre la bidimensionalità del supereroe giustizialista che poteva scaturire da un approccio superficiale.
La chiusura della discarica di Malagrotta è solo la punta dell’iceberg dell’affaire Marino, il quale è stato condannato per falso e peculato e infine assolto. Lo si accusava di aver utilizzato il conto del Campidoglio per pagare cene ad amici e parenti, per un totale di oltre tredicimilamila euro.
Dal film trasuda anche l’uomo-Marino, un uomo posto davanti ai suoi dubbi e alle sue paure, che c’era una forza per poter compiere il termine del suo “viaggio”, molto intense le sequenze in cui legge la poesia Itaca di Kavafis.
Roma Golpe Capitale non trasuda documentarismo partitico, non è cinema-reportage fazioso, ma si pone come radiografia asciutta e scomoda di un recente scandalo su cui c’è ancora molto da dire.
Al termine della proiezione, Francesco Cordio ha anche ricordato alcuni appuntamenti per il Festival dei Diritti Umani, tra cui la proiezione di Sulla mia pelle di Alessio Cremonini. Film Netflix sul caso Cucchi che a Venezia 75 ha fatto molto discutere.