ACQUAPENDENTE – Inizio Novembre farà rima con nuovo appuntamento teatrale del Mancinelli di Orvieto per gli aquesiani. Nell’ambito del Festival Internazionale dei Diritti Umani Venerdì 2 Novembre alle ore 17 in programma “Acqua di colonia prima parte: zibaldino africano”. “Lo spettacolo della Compagnia Frosini Timpano”, sottolinea una nota informativa del Teatro, “si porrà cinque interrogativi principali: Noi siamo colonialisti ?, Lo siamo stati ? Che ne sappiamo ? E che c’entriamo ? E occi cosa siamo ? Il colonialismo italiano. Una storia rimossa e negata, che dura 60 anni, inizia già nell’Ottocento, ma che nell’immaginario comune si riduce ai cinque anni dell’Impero Fascista.
Cose sporche sotto il tappetino, tanto erano altri tempi, non eravamo noi, che se ne importa. E’ acqua passata, acqua di colonia, cosa c’entra col presente ? Eppure ci è rimasta addosso come carta moschicida, in frasi fatte, luoghi comuni, nel nostro stesso sguardo. Vista dall’Italia, l’Africa è tutta uguale, astratta e misteriosa come la immaginavamo nell’Ottocento: Somalia, Libia, Eritrea, Etiopia sono nomi, non paesi reali, e comunque “noi” con “loro”v non c’entriamo niente: gli africani stessi sono tutti uguali. E i profughi, i migranti che oggi ci troviamo intorno sull’autobus, per strada, anche loro sono astratti, immagini, corpi, identità, la cui esistenza è irreale: non riusciamo a giustificarli nel nostro presente. Come un vecchio incubo che ritorna, incomprensibile, che ci piomba addosso come macigno”.
Lo spettacolo vedrà il contributo produttivo di Romaeuropa Festival, Teatro della Tosse, Accademia degli Artefatti con il sostegno di Armunia Festival Inequilibrio, finalista premio Ulbu 2017 come miglio nuovo testo italiano. Tanto da essere selezionato per Eurodram 2018.