di Valentino Saccà
ORVIETO – La Corea del Sud è nota per essere uno dei paesi più fast del mondo, grande numero di laureati, un PIL elevato e dei ritmi di vita molto veloci. Ora anche la Corea e specie la città di Jeonju sposa la filosofia Slow e quest’anno Orvieto è tra le città premiate al Jeonju World Slowness Forum and Awards 2018, per sua operosità nel progetto Cittaslow.
Nella mattinata di giovedì 17 ottobre, presso la sede di Cittaslow International, a Palazzo dei Sette di Orvieto, Piergiorgio Oliveti e il sindaco Giuseppe Germani hanno illustrato alla stampa questo grande passo per Orvieto e per il progetto della buona lentezza su scala globale.
“E’ importante capire in cosa consiste il modello Cittaslow – ha sottolineato Oliveti – visto che anche la Corea, uno dei paesi più fast al mondo, ha sposato questa filosofia, avvalorando il senso di questa lentezza positiva sotto ogni suo aspetto. Ecco che Orvieto sarà ospite al Jeonju World Slowness Forum, premiata per la sua attività come Cittaslow e per esserne una delle principali sedi. Il forum, che si terrà il 24 e il 25 ottobre, si compone in tre parti. La prima dal titolo Slowness Forum, comprende due casi giornalistici messi a confronto, la seconda chiamata Slowness Awards è riservata ai premi per progetti pilota, e quest’anno Orvieto è tra i vincitori e l’ultima, Corea Cittaslow Resident Activities Contest, è rivolta ai cittadini residenti per progetti in vari settori.
Inoltre il 22 giugno prossimo sarà Orvieto ad ospitare 30 paesi del mondo per l’Assemblea Nazionale Cittaslow, mentre il pacchetto Cittalsow Touring ospiterà 30 cittadini Coreani in diverse sedi italiane tra cui Orvieto“. “Sono davvero onorato di questo riconoscimento – ha detto Germani – un’opportunità da sfruttare per aprire nuovi rapporti di respiro internazionale. Se siamo arrivati ad ottenere questo premio e poter creare un collegamento e uno scambio con la Corea è grazie a Cittaslow che da 20 anni opera in questo senso”. Germani ha poi concluso dicendo che: “Sarebbe mio desiderio negli ultimi 6 mesi di mandato, poter creare un incontro tra Cittaslow e Slow Food, e che sia foriero di nuovi progetti”.