BOLSENA – A Bolsena si torna a parlare di fotografia con una nuova iniziativa a cura del BolsenaPhotoFestival. Dopo varie edizioni di esplorazione nell’universo della fotografia e di promozione e valorizzazione di quest’arte, BolsenaPhotoFestival propone una mostra e un libro dedicati alla fotografia cinematografica. Dall’8 al 22 settembre presso la Libr’Osteria Le Sorgenti di Corso Cavour 75 a Bolsena, i curatori di questa edizione Valentina Burla e Gianni Mercuri presentano la mostra fotografica La Grande Guerra, fotografie di Mario Maffei scattate sul set del film La Grande Guerra di Mario Monicelli (1959).
Sabato 22 alle 17 il pubblico incontra la fotografa Lucia Baldini e il regista Daniele Costantini che hanno curato la pubblicazione del libro “La Grande Guerra”, edito da In Alto edizioni, una casa editrice con la vocazione di dare voce a piccoli tesori dormienti nei cassetti. Le fotografie, della mostra e del libro, sono in effetti inedite, recentemente ritrovate in una scatola nella casa di Farnese, da Stefano, figlio di Mario Maffei che lavorò sul set del film come aiuto regista di Monicelli. Stefano Maffei racconterà del ritrovamento della scatola e dei numerosi negativi originali analogici, scattati da Mario Maffei e oggi portati in stampa con grande perizia da Lucia Baldini.
Fotografie ai sali d’argento, un bel bianco e nero aggressivo che va a raccontare i protagonisti del film, alcune scene, con le ricostruzioni delle trincee e dei momenti di tregua delle battaglie e un affettuoso back stage. Preziosi i ritratti di Vittorio Gassman, di un giovanissimo Alberto Sordi e di tanti interpreti del celebre film. Daniele Costantini, grande amico della famiglia Maffei e collaboratore di Mario Monicelli, è l’autore dello scritto che accompagna le fotografie: un racconto delicato, felice, intenso di quegli incontri che sapeva inventare Roma tra gli anni ’50 e ’70. I ragazzi che giocavano in via dei Giornalisti, le loro storie, le loro avventure.
Il libro è un piccolo omaggio “al mondo del fare” cinema, teatro, cultura che tanto ha dato nei primi decenni del dopoguerra. Alle 21 il regista Pino Galeotti introduce il pubblico alla visione del film La Grande Guerra, contestualizzandone la produzione ed il valore nella storia del cinema italiano.