ORVIETO – L’importante ricorrenza delle Nazioni Unite è l’occasione per il M5S di presentare iniziative di partecipazione. Lucia Vergaglia, capogruppo M5S Orvieto sottolinea: “Dal bilancio partecipativo alla modernizzazione dello Statuto cittadino Orvieto può ben dirsi una città per la democrazia in cui la volontà popolare è sovrana, questo però non deve rimanere sulla carta ma realizzarsi concretamente”.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito nel 2007 la Giornata mondiale della democrazia per celebrare il valore e l’importanza della democrazia per gli stati membri, per il Sistema Nazioni Unite e per tutte le organizzazioni regionali, intergovernative e non governative. Si celebra il 15 settembre di ogni anno.
Il segretario generale dell’ONU António Guterres, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale della Democrazia 2018, ha detto:
“La democrazia sta attraversano una tensione maggiore rispetto a qualsiasi momento degli ultimi decenni. Ecco perché questa Giornata internazionale dovrebbe farci cercare modi per rinvigorire la democrazia e cercare risposte”.
Anche le realtà politiche locali possono partecipare a questo processo di democratizzazione degli enti maggiormente vicini alle popolazioni ed in tal senso la portavoce di Orvieto Lucia Vergaglia (M5S) è impegnata da tempo nel far approvare sul territorio gli strumenti per una maggiore partecipazione diretta dei cittadini alla politica attraverso quei principi di democrazia partecipativa che in Umbria stentano a decollare e si trasformano in tavoli per pochi, preclusi ai più. Oltre a questo la capogruppo pentastellata ha voluto ricordare le tematiche di questa edizione che si svolge nel 70° anniversario della dichiarazione dei diritti umani ed in particolare al 3° capoverso dell’articolo 21 “La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo.”
Frase che ha ispirato i processi di formazione delle nuove costituzioni dal 1948 in poi ed ha contribuito alla globale accettazione dei principi democratici, che per converso sono il naturale ecosistema in cui c’è la maggior possibilità di vedere rispettati i diritti umani stessi. Queste le sue parole:
“Dalle recenti modifiche allo Statuto cittadino che impongono la maggior partecipazione diretta alle scelte del comune fino ad arrivare al bilancio partecipativo che, se attivato, imporrà alle amministrazioni di chiedere alla popolazione dove orientare i gettiti fiscali, il Movimento 5 Stelle e la sottoscritta sono in prima linea non solo per la difesa della reale attuazione dei principi democratici ma, per quanto possibile, siamo al lavoro per renderli vivi, renderli parte del processo di evoluzione della società .
Dobbiamo affrancarci nei metodi e nelle pratiche da un passato in cui la partecipazione andava obbligatoriamente mediata dalla burocrazia, tuttavia al tempo stesso non dobbiamo sentirci necessariamente obbligati ad inseguire ogni innovazione”. La società si evolve con i suoi tempi e la sua evoluzione stessa – ha proseguito -richiede che le distanze tra i cittadini e la res publica si assottigli.
A questo proposito, e lo dico con grande rispetto e doverosa cautela, almeno qualche passo abbiamo contribuito a farlo fare, sulla carta, anche al nostro territorio. Dall’opposizione non ci aspettavamo di poter vedere concretamente realizzate e poste in opera le nostre proposte, nonostante fossero state accettate all’unanimità ed accolte con favore da gran parte della cittadinanza. Tuttavia anche questo processo in cui la maggioranza può rallentare e temporeggiare, per quanto sembri strano e poco utile, è parte della democrazia e fino a che rientra nei limiti di legge dobbiamo rispettarlo. Il prossimo passo, quello per il quale il comune diventerà davvero la casa dei cittadini dipenderà dalle prossime elezioni ed anche questo è democrazia”.
“Voglio infine ricordare – ha concluso – i temi di questa giornata che si basa su di un articolo specifico della dichiarazione universale dei diritti umani del 1948. Si tratta dell’articolo 21 che contiene una frase che è di ispirazione nei processi di superamento delle dittature e di democratizzazione “La volontà popolare è il fondamento dell’autorità del governo” la quale è così simile al nostro primo articolo “La sovranità appartiene al popolo” che si può intendere chiaramente quanto l’humus sociale e politico del dopoguerra sia stato condiviso in larga parte del mondo.
Questo concetto di sovranità è molto caro al Movimento 5 Stelle, cioè alla forza politica di cui ho l’onore d’essere portavoce, ed in questo sappiamo di non essere soli: la stessa organizzazione delle Nazioni Unite, al netto di qualche recente polemica, nei suoi principi inserisce la democrazia come collegamento fondamentale tra le società pacifiche e le istituzioni inclusive che i 193 Stati iscritti, sui 196 totali riconosciuti al mondo, reputano elemento di base per lo sviluppo sostenibile e pacifico descritto nell’ Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Forse da un piccolo grande comune come Orvieto non possiamo fare la differenza, ma sicuramente e con coscienza, stiamo facendo la nostra parte passo dopo passo, e con fiducia”.