ORVIETO – Il terremoto è un evento imprevedibile i cui effetti su edifici e persone possono essere mitigati adottando misure di sicurezza. Questo è il focus che alimenta il progetto Diamoci una Scossa, prima Giornata Nazionale della prevenzione sismica che si terrà in tutte le piazze d’Italia domenica 30 settembre.
Presso il Comune di Orvieto nella tarda mattinata di venerdì 28 settembre si è tenuta la conferenza per la giornata celebrativa antisismica. La seduta è stata aperta dal sindaco Giuseppe Germani il quale ha sottolineato l’interesse di portata nazionale del progetto.
“Nonostante si sia raggiunto una certa sensibilità all’argomento – ha affermato Germani – bisogna imparare ancora a prendere i necessari provvedimenti prima dell’avvento di tale catastrofe. Senza inutili allarmismi ma un certo senso della realtà, bisogna raggiungere un coefficiente di sicurezza maggiore, grazie anche all’intervento di tecnici consapevoli e preparati”.
“Già circa un anno fa – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Floriano Custolino – abbiamo iniziato a lavorare alla prevenzione del rischio sismico. Orvieto non sarebbe un territorio soggetto a rischio, anche se dopo gli eventi degli ultimi anni occorre sensibilizzare ed informare il più possibile i cittadini sulle possibilità di agevolazioni esistenti che consentono di accedere all’85% degli sgravi fiscali. Ora è possibile avviare nuove esperienze e promuovere una nuova cultura della prevenzione sismica sul nostro territorio per salvare le vite umane che è l’obiettivo principale avviando però un processo di innovazione fondamentale nel campo della sicurezza degli edifici”.
“Questo evento rappresenta la prima Giornata Nazionale antisismica – ha chiosato l’ingegnere Simone Monotti – che coinvolge 500 piazze italiane e nella provincia di Terni le città di Terni e Orvieto, e quest’ultima è stata scelta come luogo base della manifestazione in quanto città d’arte e quindi da preservare con maggiore attenzione. La giornata è promossa da Fondazione Inarcasa, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Consiglio Nazionale degli Architetti, con il supporto scientifico del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici, del Dipartimento della Protezione Civile, della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e con il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero della Giustizia“.
Sugli aspetti specifici degli strumenti finanziari Sisma Bonus ed Eco Bonus si è soffermato il vice presidente dell’ordine degli architetti della Provincia di Terni, Ferruccio Della Fina che ha evidenziato “La messa in sicurezza del patrimonio architettonico è una emergenza nazionale, la nostra penisola è fragile dal punto di vista sismico. Giornata importante perché tutta l’Italia è sottoposta al rischio sismico, quindi si deve agire sulla sensibilizzazione culturale. In Italia ogni anno avvengono migliaia di sismi non tutti percepiti dalla popolazione, in media ogni 5 anni c’è un terremoto distruttivo.
Il terremoto è un evento imprevedibile i cui effetti disastrosi sugli edifici e sulle persone oggi possono essere mitigati adottando misure che migliorino la sicurezza degli edifici stessi. In nostro Paese, come è noto, è ad alto rischio simico, quindi la conoscenza del grado di sicurezza delle nostre abitazioni è fondamentale perché ove necessario, è possibile adottare misure antisismiche adeguate che possano migliorarne la stabilità e resistenza, senza compromettere la vita delle persone.
Perché il terremoto di per sé non uccide, uccidono invece gli edifici quando non sono costruiti in modo tale da resistere ad un evento sismico. Di prevenzione si cominciò a parlare già dopo il terremoto dell’Irpinia ma senza seguiti oggettivi. Nel frattempo in questi anni lo Stato italiano ha speso miliardi di euro per gestire le emergenze, cifre importanti che equivalgono ad intere leggi finanziarie, una media di circa 3 Mld all’anno, con la stessa spesa si potrebbero mettere in sicurezza molte aree del territorio nazionale.
Occorre darsi da fare adesso, incrementando una economia sana dei piccoli interventi e far crescere una adeguata cultura tecnologica nelle imprese per lavorare con le strumentazioni più avanzate. Lavorare adesso consente di fare interventi personalizzati per ogni edificio conoscendone la storia e tutti gli interventi che nel tempi vi sono stati fatti per interpretare i fattori di rischio. Con lo strumento del Sisma Bonus si può invertire questa tendenza investendo nella prevenzione. La funzione della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica è soprattutto questa: Domenica 30 settembre gli Ordini professionali territoriali, i nostri tecnici si mettono a disposizione per infornare i cittadini coinvolgendoli nell’iniziativa ‘Diamoci una scossa!’ in programma per tutto il prossimo mese di novembre”.
“Nello specifico del ‘Sisma Bonus’ ed ‘Eco Bonus’ che si possono anche sommare – ha concluso – i contribuenti che decidono di eseguire interventi per adeguare gli edifici secondo misure antisismiche possono detrarre la quasi totalità, fino all’85%, delle spese sostenute dalle imposte sui redditi. L’agevolazione valida fino al 2021 è rivolta indifferentemente ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) e ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Lo Stato ha voluto facilitare al massimo questa possibilità. Dallo scorso anno, infatti, gli interventi si possono realizzare su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive. Altra innovazione del Sisma Bonus è la cessione del credito di imposte alle imprese o pool di imprese, ma non a banche o istituti di credito”.