VITERBO – Prosegue con successo allo Spazio Pensilina di Viterbo Sagome, storie di artiste ignorate, la personale di Rossana Borzelli. La struttura a piazza Martiri d’Ungheria ospita l’originale mostra, sagome in ferro dipinto alte due metri e mezzo. Ognuna raffigura un’artista, ognuna di un’epoca diversa, ma tutte accomunate dall’essere state ignorate o dimenticate.
C’è tempo fino al 15 settembre per visitare l’esposizione, che è aperta con orario continuato dalle 10 alle 19,30.
La personale di Rossana Borzelli è anche un tributo a tutte quelle donne, il cui impegno, in campi che vanno da quello artistico a quello letterario, dal politico al civile, ha contributo a mantenere viva la consapevolezza, senza mai distrarsi, di dovere sempre affermare se stesse con forza.
Rossana Borzelli vive e lavora a Manziana, nasce a Roma in una famiglia dalle solide tradizioni artistiche, da suo nonno Umberto Borzelli ebanista e poeta, a suo padre Cesare sempre immerso nei suoi progetti. Artista versatile nell’uso dei materiali e nei suoi progetti, ha studiato arte con Leonardo Aprea a Napoli e con Giovanni Crisostomo a Roma.
Realizza opere spesso di grandi dimensioni, quadri e scenografie, dipinti ad olio su svariati supporti, dalla tela al legno e al ferro. Numerose le sue esposizioni in Italia e all’estero: Francia, Belgio, Finlandia, Germania.
“Sagome, storie di artiste ignorate” è presentata da ProgettArte3D, in collaborazione con PromoTuscia e con il patrocinio del Comune di Viterbo.