ORVIETO – Con l’approvazione in prima lettura delle modifiche allo statuto vengono sanciti quei principi di favorire e promuovere il diritto al lavoro, e l’obbiettivo della piena occupazione, da lungo tempo attesi. “Un lavoro partito da lontano – sostiene il M5S di Orvieto – per superare i tanti problemi venuti a crearsi dopo la trasformazione delle province, fino ad allora punto di riferimento delle politiche dell’impiego”. Per il M5S è una grande soddisfazione essere stati in prima linea su questo tema con la portavoce Lucia Vergaglia.
“Oggi è un giorno che personalmente ricorderò – ha chiosato la Vergaglia – perchè si è messo un caposaldo che sarà punto di riferimento per questa e le prossime amministrazioni che lavoreranno sapendo che a Orvieto il lavoro e l’occupazione devono essere temi centrali. L’operosità fa già parte del dna cittadino ma oggi le istituzioni possono, grazie al nuovo Statuto, fare un’opera di adeguamento anche degli altri regolamenti e sistemi normativi per poter intercettare i fondi statali per le politiche attive e dell’occupazione oltre naturalmente alla tantissima ed importante azione di raccolta dei cosiddetti Fondi diretti.
E soprattutto il Comune non solo potrà, ma dovrà, dotarsi dello sportello occupazione e contribuire attivamente a favorire l’incontro tra chi offre lavoro e chi lo domanda. Diventa infatti un principio di attività obbligatorio per chiunque operi in questa città e dovrà riflettersi nel modo in cui si danno disponibilità dai beni pubblici, di vantaggi economici, delle convenzioni e degli appalti. E’ un principio statutario e non si può derogare”. “Tengo a precisare – ha sottolineato Lucia Vergaglia – che il lavoro sullo Statuto, e sul regolamento comunale, non si riduce solo a questo. Un altro elemento è la diffusione degli strumenti di democrazia partecipativa e di trasparenza, come lo streaming, e la progressiva eliminazione dell’eccesso di rappresentanze e di organismi intermedi come i Consigli di Zona.
Si tratterà quindi di un al balzo dalla politica dell’ assegnazione di ruoli e nomine per arrivare ad una città svecchiata nella sua burocrazia e che ambisce a trarre il meglio da questi nuovi tempi. Questo senza dover cambiare invece la natura e lo stile di vita di chi è cittadino o imprenditore qui ad Orvieto.
Siamo ottimisti ma sappiamo bene che questi sono i passi formali, quelli sostanziali dipenderanno e dipendono dell’uso che faranno di questi strumenti gli attuali ed i prossimi amministratori che pero, adesso, resteranno privi di ogni scusante per la loro eventuale inerzia. In ogni caso da capogruppo all’opposizione non posso che essere soddisfatta di questi avanzamenti e di aver portato almeno sul terreno del dialogo istituzionale tra le forze politiche, culturali e sociali della città, una tematica troppo spesso dimenticata come quella dell’occupazione, del diritto a quel lavoro su cui dovrebbe davvero essere fondata la nostra Repubblica”.