ORVIETO – Il Comune di Orvieto posto come ente capofila per quanto riguarda il Contratto del Fiume Paglia, si vede pronto ad incontrare gli altri Comuni del territorio per poter procedere all’attuazione del suddetto contratto.
Su invito del sindaco, Giuseppe Germani, mercoledì 2 maggio presso il Comune di Orvieto, si terrà un incontro ristretto di carattere politico istituzionale tra i Sindaci del territorio Umbro, Toscano e Laziale del Bacino del Paglia, l’Autorità di Distretto Idrografico dell’Appennino Centrale, i Consorzi di Bonifica operanti su tale area e le tre Regioni per analizzare lo stato di attuazione del Contratto di Fiume per il Paglia – già avviato e che vede il Comune di Orvieto come Ente Capofila – in una prospettiva non solo Umbra ma interregionale.
“A seguito di quanto già effettuato con il Coordinamento Scientifico organizzativo di Alta Scuola ed il lavoro dei 4 Tavoli Tematici(Sicurezza Idraulica – idrogeologica: Endro Martini – Alta Scuola; Qualità ambientale: Filippo Belisario – WWF Orvieto; Sviluppo socio economico sostenibile: Luca Sabatini – Confindustria Umbria; Fruizione: Enrico Petrangeli – Paglia Bene Comune, n.d.r.), esposto nel secondo report intermedio approvato dal Consiglio Comunale il 15 febbraio scorso di quest’anno, il ‘Contratto di Fiume per il Paglia’rappresenta oggi – ha affermato il sindaco Germani – lo strumento cardine e strategico per il Bacino del Paglia, per la difesa di Roma dalle piene e per il miglioramento sia della qualità dell’ambiente che della gestione delle risorse idriche a livello locale”.
“Vedo il Contratto di Fiume per il Paglia – ha proseguito Germani – come un contenitore capace di copianificare, coprogettare e sviluppare soluzioni condivise di interesse comune per tutto il nostro territorio, superando limiti e confini amministrativi e ideologici che non hanno più ragione di esistere”.
“Per questo dopo l’incontro del 2 maggio – ha concluso il primo cittadino – ho convocato per martedì 8 maggio, sempre in Comune, il Coordinamento generale e i coordinatori dei 4 Tavoli Tematici. Successivamente convocherò un incontro con tutti gli stakeholder privati e il mondo dell’associazionismo del bacino del Paglia, che hanno già aderito o che vorranno aderire al Contratto di Fiume.
Sono certo che, in questo contesto e in questa prospettiva interregionale, il Contratto di Fiume per il Paglia andrà a costituire un esempio pilota per tutto il Paese”.