di Valentino Saccà
ORVIETO – Seconda giornata in nome del bello come valore estetico e di contenuto per FIOF Orvieto Fotografia 2018. Attraverso questo
fitto percorso composto da immagini e dai loro significanti e significati, la bellezza può mostrare anche un volto disperato e violento.
Questo concetto è stato ben rappresentato dal lavoro fotografico di Abbas Attar, fotoreporter franco-iraniano, il suo Conflitti (titolo del
suo lavoro) è un illuminante e doloroso affresco antropologico. La guerra in Vietnam, il conflitto a Gaza, l’Apartheid in Africa, volti,
corpi e sguardi sospesi in un bianconero che scava nel fenomeno della guerra, facendone risaltare valori psicologici, sociali e politici,
senza fermarsi ad una limitante rapprestazione del dolore.
“Non mi interessa mettere in posa i soggetti – ha sottolineato Abbas Attar – ma catturare un attimo di sospensione nella loro esistenza. Nei miei lavori fotografici sospendo e non congelo, cercando di far intravvedere nei soggetti l’attimo successivo alla sospensione, quando l’individuo riprende a vivere attraverso le sue azioni quotidiane”.
Tra i grandi appuntamenti FIOF della giornata impossibile non ricordare le premiazioni FIIPA 2018 FIOF, International Photography Awards, che si terrà in serata a partire dalle 21,00 presso la Sala dei 400 di Palazzo del Popolo tra Video Contest, Panathlon contest, Qip – Qiv – Master Qip e LUMINA 2017 – Ambasciatori della fotografia italiana in Cina.