di Valentino Saccà
ORVIETO –Quando si dice 8 marzo si dice donna e Orvieto lo esclama quattro volte in questa Festa della Donna 2018, dedicando la ricorrenza a quattro illustri concittadine, Anna Marchesini, Rosina Grispoldi Montanucci, Maria Crespi, Elena Bonelli.
Alle quattro donne, illustri orvietane, ognuna nel proprio settore, l’Amministrazione Comunale ha dedicato, nel piazzale della Scuola Media Luca Signorelli, delle panchine verdi e alla panchina rossa simbolo della lotta al femminicidio, il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani ha rivolto un pensiero riconoscente a tutte le generazioni di Donne della nostra città, rinnovando l’impegno dell’Amministrazione Comunale sui temi dell’educazione e formazione, del lavoro femminile, del potenziamento della rete sociale a supporto delle famiglie e delle donne nei carichi di cura di minori e anziani.
“La crisi ai vari livelli e le conseguenti difficoltà che in questi ultimi anni hanno attraversato la società nazionale e locale – afferma il sindaco Germani – hanno trasformato e sicuramente peggiorato la fisionomia socio-economica di ogni realtà, la tenuta sociale, ma anche la dialettica e i rapporti fra le persone, l’acutizzarsi della conflittualità fino a sfociare, talvolta, nel deprecabile fenomeno della violenza sulle donne e del femminicidio, come purtroppo i recenti fatti di cronaca di ricordano, intorno al quale si deve invece mobilitare ciascuna comunità in una azione coordinata di contrasto su più fronti”.
“Su tutti questi aspetti della condizione femminile e dell’affermazione della cultura di genere – conclude – il Comune di Orvieto è presente con azioni concrete sul terreno delle Politiche Sociali e lotta alla povertà, anche quella educativa e culturale che è sempre alla base della disgregazione e perdita di valori e diritti, nonché con progetti ed azioni di assistenza familiare e tutela dei minori e degli anziani. Al centro però di tutto questo sta la comune necessità di Istituzioni e cittadini, e alla capacità di donne e uomini, giovani, adulti e anziani, di rimettere al centro il bisogno di sentirsi parte di una comunità locale che deve evolvere insieme innanzitutto nella tenuta dei propri valori per affermare nuovi diritti. Di qui l’impegno dell’Amministrazione Comunale a ricercare nuove occasioni di dialogo”.
L’inaugurazione delle panchine è stata contornata da un ricco programma di iniziative che hanno accompagnato i presenti durante questa mattinata. La dirigente scolastica Annarita Bellini e la vice sindaco Cristina Croce hanno aperto i lavori presentando delle proiezioni video realizzate dai ragazzi e dalle ragazze del secondo anno e dedicate al tema del femminicidio e alle illustri concittadine sopracitate senza dimenticare un omaggio sentito a Luca Signorelli. Attraverso le parole delle classi seconde è stato possibile ripercorrere le vite delle orvietane celebrate. Elena Bonelli, pianista e poetessa dialettale, ha istituito un salotto culturale dedicato alle arti. Maria Crespi, stimata insegnante di scienze e chimica presso il Liceo Classico di Orvieto, Rosina Grispoldi Montanucci storica proprietaria del Caffè Montanucci e Anna Marchesini, attrice comica e drammatica, scrittrice e drammaturga.
Prima di arrivare al momento più emozionante dell’intera mattinata, ovvero all’inaugurazione delle panchine, è stato eseguito dalla seconda F una danza medioevale arrangiata da Angelo Branduardi dal titolo Donna ti voglio cantare. Una ballata sentimentale e forte per esaltare e proteggere la forte fragilità della donna. Durante la mattinata sono intervenuti Reno Montanucci, Gianni Marchesini, l’Orchesta Filarmonica del Mancinelli con il maestro Lamberto Ladi e Fiorangelo Silvestri che ha piantato una mimosa nel giardino della scuola, pianta gentilmente fornita dal vivaio di Marco Mandini.
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA