ORVIETO – Nell’ambito della Settimana dell’Arte: Siamo tutti Apprendisti Mecenati, promossa dal Comune di Orvieto per far conoscere i progetti inseriti sulla piattaforma “Art Bonus” si è svolto sabato all’Auditorium di Palazzo Coelli / sede della Fondazione CRO, l’annunciato incontro/seminario intitolato Art Bonus: donazione per la cultura e cultura della donazione moderato da Mino Lorusso a cui hanno partecipato, tra gli altri: Marica Mercalli soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria; Fernanda Cecchini assessore alla Cultura della Regione Umbria; Pier Luigi Sacco professore di Economia della Cultura dell’Università IULM di Milano; Carolina Botti di ALES S.p.A. direttore Referente Art Bonus per il MiBACT; Carmelo Campagna presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Terni; Luca Tomassini presidente Vetrya Group e Alessandra Cannistrà assessore alla Cultura del Comune di Orvieto.
L’incontro aveva lo scopo di offrire le istruzioni necessarie per utilizzare lo strumento Art Bonus, ancora poco noto soprattutto alla piccola e media impresa, attraverso il contributo di alcuni esperti, che hanno spiegato la norma nazionale del 2014 e gli aspetti fiscali.
Dopo la soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria Marica Mercalli che si è soffermata sugli interventi a favore di zone terremotate attraverso una piattaforma speciale di Art Bonus, Pier Luigi Sacco docente di Economia della Cultura dell’Università IULM di Milano ha rivoluzionato il tema della donazione per la cultura. “Oltre ai mecenati – ha detto infatti – serve una comunità di donatori che non devono essere coinvolgi come spettatori passivi ma come protagonisti attivi e produttori di cultura”. “Ci vogliono nuove idee – ha precisato – per coinvolgere la comunità dei donatori, i quali si impegnano se si sentono parte di un progetto culturale specifico e ben comunicato attraverso i media e le nuove tecnologie; un progetto che li coinvolga e li faccia sentire parte attiva”.
Più tecnici gli interventi di Carolina Botti, direttore della società ALES che per conto del MiBACT porta avanti il programma di gestione e promozione dell’Art Bonus, e di Carmelo Campagna presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Terni.
Botti ha ricordato perché è stata introdotta in Italia questa norma fiscale, le finalità e le aspettative del legislatore, ma anche i risultati della sua applicazione a tre anni e mezzo dall’entrata in vigore e, attraverso esempi concreti, si è soffermata sui punti di forza che hanno trasformato l’Art Bonus da semplice norma fiscale a vero e proprio fenomeno culturale, da mero beneficio fiscale a strumento di partecipazione della società civile alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, elementi che fanno ben sperare in un utilizzo sempre più ampio sia da parte degli enti responsabili dei beni culturali pubblici sia dei donatori privati, e in ulteriori estensioni della norma, resa già permanente dal 2016.
Parlando di Art Bonus: fra mecenatismo e sponsorizzazione culturale – opportunità e vantaggi Campagna ha spiegato cosa è e come funziona Art Bonus, quali interventi agevola, chi può donare, quali sono le procedure pratiche da seguire, chi sono i beneficiari, l’inquadramento sistematico normativo, a chi spetta, i limiti e modalità di fruizione, gli adempimenti; e poi il confronto con altre agevolazioni esistenti nel settore culturale. Campagna, tuttavia non ha trascurato gli aspetti migliorativi di Art Bonus perché “se tale strumento da un lato è stato una felice intuizione, è poco burocratico e semplice da usare, sul terreno dell’armonizzazione delle detrazioni fiscali serviva più coraggio da parte del legislatore, quindi la parte delle detrazioni dovrà essere senz’altro migliorata per evitare conflitti tra diverse tipologie di detrazioni”.
Nel corso del dibattito Luca Tomassini, presidente di Vetrya, ha annunciato il sostegno del gruppo italiano al progetto per la valorizzazione dell’area archeologica di “Campo della Fiera” di Orvieto che proprio in queste settimane è al centro della mostra “Le lieu céleste. Les Etrusques et leurs dieux. Le sanctuaire fédéral d’Orvieto”. Il luogo celeste. Gli Etruschi e i loro dei. Il santuario federale di Orvieto” allestita al Musée national d’histoire et d’art a Lussemburgo. Un allestimento racchiude circa 1300 pezzi provenienti dagli scavi archeologici di Campo della Fiera di Orvieto e frutto di 18 anni di scavi diretti dalla professoressa Simonetta Stopponi già docente universitaria di Etruscologia e Antichità italiche e Presidente dell’Associazione Campo della Fiera Onlus.
Nel comunicare tale decisione, il presidente di Vetrya Group ha sottolineato “la nostra scelta di aderire al modello Art Bonus e di portare avanti il progetto per gli scavi di Campo della Fiera, non è dettata dalla defiscalizzazione o da questioni di immagine, ma dal riconoscimento del valore di un progetto che nasce ad Orvieto e che ora è in Lussemburgo; il progetto di una vita della professoressa Simonetta Stopponi che studia le tracce del passato a cui dare un futuro.
Soprattutto è un progetto dove dietro c’è la passione e quindi la riconoscibilità del valore. Crediamo nel concetto della creazione di valore e sappiamo che i soldi che spendiamo andranno effettivamente a finire nel progetto dell’area archeologica di Campo della Fiera. D’altra parte, il sostegno di Vetrya va a varie manifestazioni culturali della città e del nostro territorio. Il concetto di mecenatismo, infine, fa parte della nostra mission a partire dal nostro stesso habitat aziendale, dove già nella concezione del Vetrya Corporate Campus gli spazi sono concepiti per creare community”.
Da parte del Comune di Orvieto, l’assessore alla Cultura, Alessandra Cannistrà ha espresso “grande apprezzamento per la scelta compiuta da Vetrya Group che vorrà contribuire a dare futuro agli scavi archeologici di Campo della Fiera, ma soprattuto l’auspicio che Vetrya Group sia partner della mostra dei reperti rinvenuti che dopo la città di Lussemburgo dovrà venire ad Orvieto”.
“Lo spunto della Settimana dell’Arte – ha aggiunto – viene dalla Scuola e lì il tema ‘Art Bonus’ potrà sempre più valorizzato dal racconto fatto dagli studenti attraverso le visite guidate e attraverso un ‘Osservatorio’ che l’Amministrazione Comunale intende promuovere. La Settimana dell’Arte istituita dal Comune di Orvieto, inoltre, potrà essere un motore di cultura di tante realtà associative che nel nostro territorio operano nei diversi campi culturali e dello spettacolo. Il messaggio che l’Amministrazione ha inteso veicolare con questa iniziativa è che come cittadini dobbiamo responsabilizzarci, e che sui temi della tutela e della valorizzazione dei beni culturali che sono cuore e spirito di una città come Orvieto e di tutto il suo territorio, c’è desiderio di partecipazione. Lavoreremo perché l’esempio di Vetrya Group contagi altre imprese”.