ORVIETO – La Biblioteca Comunale “L. Fumi” di Orvieto osserverà l’apertura straordinaria per l’intera giornata di domenica 25 marzo nell’ambito delle iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale per la Settimana dell’Arte 1.0: Siamo tutti Apprendisti Mecenati – 21 / 27 marzo.
Più precisamente, domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 si svolgeranno le Visite guidate ai luoghi e ai segreti della Biblioteca mentre nella sezione della Biblioteca Ragazzi ci sarà lo spazio creativo Giocare l’arte ispirato alle ceramiche del “Giardino dei Lettori” dove, alle ore 16.30, si svolgerà anche la lettura animata a tema.
La Biblioteca propone, inoltre, alle 15.30 in Sala Eufonica la visione del film “Loving Vincent” di Dorota Kobiela e Hugh Welchman (è necessaria la prenotazione, fino a 35 posti, tel. 0763 306450) e alle ore 17 nella Saletta Accoglienza la presentazione del libro di Piero Bevilacqua Felicità d’Italia. Paesaggio, arte, musica, cibo con la partecipazione di Giuseppe M. Della Fina e dell’autore.
I visitatori della Biblioteca infine, potranno godere di momenti musicali a cura dei maestri della Scuola Comunale di Musica “Adriano Casasole” e di brevi letture a voce altra a cura degli allievi del Laboratorio di Arte scenica di Danilo Gattai.
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Felicità d’Italia Paesaggio, arte, musica, cibo di Piero Bevilacqua (Ed. Laterza)
Che cosa sono le felicità d’Italia? La musica, il cibo, la biodiversità agricola, il paesaggio, la tradizione artistica e culturale. Ovvero tutto ciò che rende il nostro Paese e i suoi costumi speciali agli occhi degli stranieri che vengono a visitarlo o di quelli che ne apprezzano e adottano lo stile di vita. Ma perché queste “felicità” hanno avuto origine proprio qui? Come mai la Penisola possiede una eredità tanto ricca e varia di questi tesori? Carlo Cattaneo sosteneva che la cultura e la felicità dei popoli non dipendano tanto dai mutamenti della “superficie politica” quanto dall’influsso di alcune “istituzioni” che agiscono inosservate nel fondo delle società.
Sono creazioni del popolo (norme consuetudinarie, strutture organizzative, tradizioni culturali) che sono state elaborate dal basso e che contano più delle scelte dei governi per il progresso dell’umanità. Il libro racconta la storia di quattro di queste “felicità”: l’alimentazione, dipendente dall’originalità storica e geografica dell’agricoltura italiana; le città, con il loro patrimonio di bellezza, che per secoli hanno costituito la forma più alta di organizzazione della vita sociale; la musica e la canzone napoletana, esempi della creazione di un immaginario poetico da parte di un popolo; la tradizione cooperativa, che ha dato un’impronta di egualitarismo sociale e di avanzato civismo.