di Valentino Saccà
ORVIETO – Dopo la recente reintroduzione con relativa pubblicazione del Bollettino sulla situazione economica e sociale dell’Area Orvietana, nella serata di venerdì 9 febbraio presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto è stata presentata l’edizione 2017, introdotta da Matteo Tonelli, presidente Centro Studi Città di Orvieto e commentata dal dottor Antonio Rossetti, vice presidente Centro Studi Città di Orvieto, e da altri relatori competenti in materia.
Ha aperto i lavori il saluto istituzionale dell’assessore Andrea Vincenti, a nome del sindaco e di tutta l’Amministrazione Comunale. Vincenti ha sottolineato l’importanza del bollettino anche per i cittadini orvietani, quale strumento di conoscenza e approfondimento della realtà socio-economica cittadina, documento in grado di farsi volano di buona politica.
Il presidente C.S.C.O. Matteo Tonelli ha ringraziato l’Amministrazione Comunale per il sostegno al progetto che il Centro Studi ha portato a termine, porgendo poi un benvenuto ai relatori presenti.
“Il C.S.C.O. ha voluto migliorare il bollettino – ha sottolineato Tonelli – per poter rendere maggiormente fruibile e completo il documento, che si palesa come strumento di conoscenza e analisi molto vicino alla mission del Centro Studi stesso. Tale pubblicazione è un’analisi ragionata e applicata al territorio regionale e non una semplice raccolta di dati. Hanno lavorato alla stesura dei contenuti grandi professionisti del settore, ma anche giovani da poco inseriti all’interno del Comitato Scientifico del C.S.C.O.”.
Al termine del suo intervento il presidente Tonelli ha ricordato che il bollettino è scaricabile sia dal sito del Centro Studi che da quello del Comune.
Antonio Rossetti, vice presidente C.S.C.O., ha aperto il proprio intervento ringraziando il padre fondatore del bollettino orvietano, il professor Elvio Dal Bosco presente in sala. Rossetti si è poi adoperato a presentare i contenuti del documento in modo dettagliato, partendo dai dati demografici che vedono un aumento della popolazione, dato che però andrà ad impattare non troppo positivamente sul dato economico, facendo maturare un debito demografico per le generazioni future. Poi è passato ai redditi, a livello globale poco inferiore del 40% e in fine analizzando il tessuto produttivo, che sul territorio si polarizza attorno alla piccola impresa.
Sono poi seguiti gli interventi del dottor Marco Cristofori, ASL Umbria 2, il quale ha analizzato i dati del profilo di salute contenuti nel bollettino e in ultimo le considerazioni del professor Sergio Sacchi, docente di Macroeconomia all’Università di Perugia e di Palmiro Giovagnola, presidente BCC Umbria.