ACQUAPENDENTE – Il sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi risponde alle polemiche sul carnevale cittadino rivolte dall’ Associazione Nuova Acquapendente nei confronti dell’Amministrazione Comunale Non ho mai pensato che l’Amministrazione Comunale non possa essere criticata, non solo dai gruppi di minoranza ma anche dai cittadini. Rientra in una normale dialettica democratica e può essere utile, oltre che legittimo. Quando però si dipinge un quadro catastrofico, dando giudizi sommari su chi all’interno della comunità si dà da fare, ritengo che sia giusto intervenire, perché si fa un danno che nulla ha a che fare con la discussione politica.
La fantomatica associazione Nuova Acquapendente, che a quanto pare si riunisce solo per stilare comunicati stampa, ha sparato a zero sul Carnevale ancora prima di vederlo. Accusare la Pro Loco, la cui utilità sociale a differenza di chi la accusa è riconoscibile, di non fare adeguata pubblicità e di fare una manifestazione non all’altezza della tradizione, facendo contemporaneamente uno spot pubblicitario a favore dei concorrenti, mi chiedo a che cosa serva se non a seminare un clima di sfiducia che colpisce tutti, non solo chi amministra il Comune. Poi, come si è visto, il Carnevale non è venuto così male.
Tra i nostri cittadini ci sono persone, e non sono poche, che quotidianamente svolgono attività, sia imprenditoriali, sia sociali, il cui successo dipende anche dalla promozione del territorio, dell’immagine che diamo di noi. Quando ci si rivolge agli organi di informazione bisogna tenere conto di questo. Descrivere Acquapendente come una landa desolata, oltre che non rispondente al vero, crea una situazione di ulteriore difficoltà. Non c’è mai un accenno alle tante iniziative positive di cui gli aquesiani sono protagonisti, ma tutto è compromesso per responsabilità esclusiva di un’Amministrazione Comunale che in un anno e mezzo ha creato un deserto dove prima c’era un giardino. Si abbia almeno la compiacenza di criticare il Sindaco senza mettere in cattiva luce tutto.
La nostra comunità ha le energie e le capacità per risollervarsi da un decennio di crisi economica che ha colpito molte attività e l’associazionismo può svolgere un ruolo prezioso se il suo impegno è positivo, intelligente e concreto e noi siamo sempre pronti a sostenerlo. Di una associazione la cui unica attività è quella di spargere veleno e discredito non se ne sentiva il bisogno.
Dell’associazione Nuova Acquapendente, che si lamenta sempre di non avere risposte, non ho il piacere di conoscere il Presidente o chi la rappresenta e nessuno dei soci, non so se ci siano uno Statuto, delle finalità sociali dichiarate, un’attività propria che non sia solo quella di criticare gli altri. C’è un elenco comunale delle associazioni e la Nuova Acquapendente non risulta iscritta. Mi auguro che i comunicati stampa li firmi qualcuno e se è così ci piacerebbe conoscere chi lo fa o almeno a nome di chi e mi sembra il minimo per reclamare il diritto a una risposta. Quando poi si parla di opere pubbliche, di appalti, di attività economiche, è importante sapere da che pulpito vengono le prediche, per valutare se c’è un effettivo distacco e imparzialità rispetto agli affari di cui si parla.
Tuttavia voglio essere positivo perché è anche possibile che sia io disinformato e per colmare questa lacuna invito l’associazione ad un incontro in Comune, al fine di conoscere le persone, le motivazioni e i programmi dell’associazione Nuova Acquapendente.
Se accetteranno l’invito avremo modo di chiarirci, spero. Se invece vorranno continuare a tirare sassi contro tutti, nascondendo le mani, lo facciano pure ma non avranno risposte, perché un comportamento simile si commenta da sé.
Angelo Ghinassi