ORVIETO – E’ incentrato sulla valorizzazione della grande ricchezza di diversità che offrono le “Aree Interne” del nostro Paese, il Padiglione Italia alla 16A Biennale di Architettura 2018 di Venezia – 26 maggio / 25 novembre – presentato al Ministero dei Beni Culturali e del Turismo alla presenza di: Dorina Bianchi, sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, Federica Galloni, direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane e Commissario Padiglione Italia e Mario Cucinella curatore del Padiglione intitolato “Arcipelago Italia”.
“ARCIPELAGO ITALIA. Progetti per il futuro dei territori interni del Paese” concentra la sua attenzione sullo spazio urbano che corre lungo la dorsale italiana, dall’Arco Alpino, lungo l’Appennino, sino nel Mediterraneo. Un itinerario con un centinaio di tappe suggerite da piccole architetture di qualità realizzate negli ultimi anni e frutto di una call promossa dal curatore, in dialogo con esempi tratti dalla storia, nella relazione tra architettura e paesaggio; un viaggio verso il futuro indagando lo stato di fatto e proponendo una riflessione su temi di attualità come le periferie, il post terremoto, le aree dismesse, gli scali ferroviari e la mobilità; cinque progetti sperimentali in altrettante aree del Paese.
Ma il Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2018 non sarà solo un’esposizione di opere, progetti e buone pratiche: vuole essere un’opportunità per l’Italia, una riflessione di respiro internazionale utile alle comunità di questi luoghi ed anche una ricerca applicata per trasformare l’analisi in proposte concrete.
Si tratta di un importante spazio di visibilità e riconoscimento, commenta Giuseppe Germani, sindaco di Orvieto, Ente capofila dell’Area Interna “Sud Ovest Orvietano” pilota per la Regione Umbria, per tutti coloro: sindaci, tecnici, anche in questa Area Interna, hanno lavorato congiuntamente per riportare al centro del dibattito sul futuro del Paese i territori interni della penisola, troppo spesso considerati marginali. In questo senso, l’attenzione del mondo della cultura è un passo importante per la diffusione in tutta Italia di una maggiore consapevolezza dell’importanza e del valore delle aree interne, ed è segno che il metodo e l’approccio che da 5 anni si sta portando avanti con un intenso lavoro comune, comincia a dare i suoi frutti.