di Valentino Saccà
ORVIETO – I disturbi legati all’apprendimento e all’iperattività legati al mondo dell’infanzia(ma non solo) sono sempre esistiti e hanno da sempre interessato una parte della popolazione, ma solamente negli ultimi anni sono stati evidenziati tali dati che sono emersi nelle statistiche.
Quello di cui sopra è emerso durante l’intervento del dottor Michele Margheriti, racchiuso nella cornice della giornata-convegno DSA e ADHD: Specificità, Analogie, Criticità, tenutasi a Orvieto presso la Fondazione C.R.O. Palazzo Coelli lunedì 29 gennaio.
Tale giornata istruttiva e formativa riguardo un argomento così delicato si è articolata in una serie di interventi di specialisti del settore educativo e medico dalle 9,00 di mattina fino alle 17,00 del pomeriggio, giornata tipo che verrà riproposta a Perugia il 2 febbraio presso la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, Villa Umbra.
Il convegno, moderato dal giornalista Vittorio Tarparelli, si è aperto con i saluti del dottor Vincenzo Fumi, presidente Fondazione C.R.O., il quale ha ricordato che la Fondazione conta 6 settori tra cui quello dedicato al sociale che risulta quello più attivo e bisognoso di nuovi potenziamenti.
Ai saluti del dottor Fumi hanno fatto seguito quelli della vicesindaco e assessore alle politiche sociali e alla sanità, Cristina Croce, la quale ha portato i saluti dell’Amministrazione Comunale e del sindaco Giuseppe Germani che per impegni non ha potuto essere presente. “Questa giornata – ha sottolineato la Croce – vuole unire tutti gli operatori di settore per raggiungere un unico obbiettivo: l’inclusione scolastica per quei bambini e ragazzi affetti da disturbi legati all’apprendimento e all’iperattività. Il compito maggiore spetta alle istituzioni che devono mettere in campo diversi interventi per migliorare concretamente tali servizi e noi come Amministrazione Comunale ne siamo consapevoli. C’è tanto da lavorare ma con il disegno di legge presentato in Regione si ha già un ottimo punto di partenza”.
Portando i saluti del direttore Generale USL Umbria 2, Imolo Fiaschini, il dottor Pietro Manzi ha parlato di due fasi che vanno affrontate quando ci si deve occupare di queste tipologie di disturbi. La prima riguarda direttamente le cure dedicate all’infanzia, mentre la seconda riguarda un intervento e un sostegno agli adulti colpiti da tale disabilità.
La prima parte dell’intervento del dottor Michele Margheriti, Centro Sabbadini AIDAI, si è aperta con la proiezione di un frammento del documentario La Sindrome dei monelli, film che introduce in questo mondo, a detta di Margheriti, sottolineando non solo i disagi comportamentali di questi bambini e ragazzi ma anche evidenziando i progressi e la crescita che avvengono durante il percorso di sostegno e inclusione.
“Relazioni, Enti locali, Aspetto clinico e Normative – ha ribadito Margheriti – sono i quattro pilastri da cui parte ogni tipo di intervento. La relazione scuola-famiglia non è semplice ma va sfruttata al meglio delle sue potenzialità, mentre gli Enti locali devono trovare soluzioniper sostenere le famiglie in concomitanza con chi opera nel settore. Infine serve una normativa atta ad inquadrare la problematica per poter presentare i vari percorsi possibili per trovare una soluzione”.
L’intervento del dottor Margheriti ha proseguito con una seconda fase più analitica in cui ha dipanato i dati Istat e quelli del Miur mettendoli a confronto e facendo emergere che oggettivamente se oggi risaltano molti ragazzi affetti da tali disturbi non è perché ce ne sono di più di una volta, ma semplicemente perché oggi vengono codificati, registrati e riescono ad emergere.
Tra gli altri interventi predominanti che si sono susseguiti durante la mattinata va evidenziato quello del dottor Mario Panara, Associazione Liberi di… Orvieto per l’ADHD, il quale ha esposto la mission della sua Associazione.
“Liberi di… Orvieto per l’ADHD – ha spiegato Panara – nasce per perseguire obbiettivi di solidarietà sociale e tali obbiettivi vengono perseguiti con una molteplicità di interventi per aiutare le famiglie che hanno figli affetti da tali disturbi. La comunicazione e la collaborazione sono i punti saldi della nostra Associazione la quale sta perseguendo il progetto Informazione ADHD totalmente finanziato dalla Fondazione C.R.O. e supportato dalla Cooperativa di Orvieto Il Quadrifoglio, in stretta collaborazione con gli Istituti Scolastici della città“.
I lavori hanno proseguito con interventi sulla scuola, come quello di Sabrina Boarelli sul Piano Didattico Personalizzato e didattica inclusiva, su Famiglia e Territorio a cura di Cristina Croce a cui nel pomeriggio hanno fatto seguito Annalisa Manili con La funzione del sintomo all’interno del sistema famigliare, Patrizia Stacconi – ADHD: un disturbo ancora fuorilegge e Clara Codini – Disturbi specifici dell’apprendimento: quali prospettive oltre la riabilitazione?
Il tema Esperienze e Testimonianze ha chiuso la giornata con interventi di diverse insegnanti.