ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione dei lavori di adeguamento e manutenzione dell’impianto di riscaldamento nel complesso delle case popolari di via Ippolito Scalza a seguito dell’interpellanza nuovamente presentata dal cons. Stefano Olimpieri (Capogruppo “Identità e Territorio”) che ha chiesto all’Amministrazione Comunale “Di interessare immediatamente l’ATER, al fine di attivare un intervento che possa ripristinare il corretto funzionamento dell’impianto di riscaldamento e possa controllare se lo stesso impianto abbia i requisiti previsti da legge. In assenza di interventi ATER, sia il Comune di Orvieto ad intervenire per impedire che suoi cittadini passino il prossimo inverno al freddo solo perché non vengono realizzati i lavori di adeguamento e manutenzione dell’impianto termico”.
L’interpellante ha ricordato che “Dopo aver sollevato la medesima questione nell’inverno scorso, i residenti dell’intero immobile adibito a case popolari ubicato in via Ippolito Scalza n. 5 sono ancora in attesa che vengano realizzati interventi per la messa a norma dell’impianto di riscaldamento, nonché per impedire che anche nella prossima stagione autunnale ed invernale vi siano ancora situazioni che determinano un funzionamento del riscaldamento assolutamente insufficiente e precario.
Se nell’inverno scorso le abitazioni sono rimaste prive di riscaldamento, creando fortissimi disagi per le famiglie di residenti, non vorremmo che tale pesantissima situazione si replicasse anche nei prossimi mesi; il cattivo funzionamento dell’impianto di riscaldamento richiede un immediato intervento da parte dell’ente pubblico che gestisce la manutenzione delle case popolari, così come risulta quanto mai necessario che lo stesso ente pubblico accertasse – in tempi brevissimi – se l’intero impianto risulti a norma di legge e risponda ai requisiti di sicurezza e funzionalità.
Il mal funzionamento dell’impianto provoca molti disagi ai risiedenti nel complesso abitativo, soprattutto perché sono obbligati a sopperire con stufette elettriche che determinano disagi e potenziali pericoli, oltre ad inevitabili incrementi dei costi delle bollette. Inoltre, occorre considerare che in questi appartamenti vi sono anche persone sole ed anziane che, per ovvi motivi, hanno gravi difficoltà a vivere in case senza riscaldamento. E’ necessario che l’ATER si attivi immediatamente per ripristinare il buon funzionamento dell’impianto di riscaldamento e per controllare se questo risponde o meno ai requisiti di legge; è necessario che il Comune di Orvieto sia presente ed attivo nell’azione di sollecitazione o, eventualmente, di intervento concreto ed operativo in nome e per conto dell’ATER”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Floriano Custolino ha risposto: “Va detto innanzitutto che nello stabile esiste una centrale termica centralizzata che funziona, forse con delle problematiche come le temperature differenziate fra i vari appartamenti posti vicino a lontano dalla centrale stessa, ma resta il fatto che funziona. In data 23 dicembre 2016, su sollecitazione dell’Amministrazione Comunale relativamente all’intervento sull’impiantistica termina condominiale del fabbricato in questione, l’Ater Umbria chiedeva l’installazione di dispositivi per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore, come previsto dalla direttiva europea 2012/27UE sull’efficienza energetica, richiesta a cui il Comune ha aderito a valersi sul bilancio 2017.
Ater si attivava per intervenire sui fondi POR FERS 2014/2020 e il Comune mettendo a disposizione la somma. Pertanto, a seguito di incontri fra l’Amministrazione Comunale e l’Ater si deciso di mettere caldaie autonome a condensazione per ciascuna utenza dando ad ogni assegnatario la concreta autonomia di gestione ed economicità. L’Ater ha elaborato un progetto esecutivo per la trasformazione dell’impianto termico centralizzato in singoli termoautonomi con generatori con elevato rendimento energetico e a condensazione, ed ha già indetto la procedura per la scelta dell’impresa affidataria con consegna dei lavori alla ditta esecutrice il 18 dicembre 2017. E’ stato rimodulato in 48 mila euro il costo dell’intervento di Ater soggetto gestore degli alloggi, cofinanziamento per 20 mila euro dal Comune, che deve limitarsi a sollecitare. Nella nuova convenzione abbiamo inserito di poter intervenire direttamente come Comune”.
Il cons. Stefano Olimpieri si è dichiarato: “Soddisfatto della risposta ma non si deve attendere il 18 dicembre per cambiare le caldaie. Prendo atto della risposta ma è passato un anno ed è iniziato un secondo inverno che le famiglie fanno al freddo. Non metto in dubbio l’impegno dell’Assessore ma l’Ater va obbligato ad intervenire”.