ORVIETO – L’argomento sanità pubblica a Orvieto è uno dei temi del momento, e verrà ampiamente disaminato e discusso nella seduta aperta di martedì 28 novembre al Comune di Orvieto. Tale argomento è stato posto proprio al centro del mirino dal capogruppo Lega Umbria Emanuele Fiorini, che ne ha fatto materia della sua interrogazione da esporre durante la seduta del Consiglio Comunale.
“Agire in fretta, agire bene – è il monito del capogruppo regionale Lega Umbria, che punta il dito contro le problematiche del sistema sanitario orvietano. L’esponente leghista annuncia di aver depositato un’interrogazione, che verrà discussa nella prossima seduta dell’Assemblea legislativa regionale il 28 novembre, attraverso la quale chiede all’assessore competente e alla Giunta quali azioni intende adottare per eliminare le molteplici criticità presentate dall’Ospedale “Santa Maria della Stella” di Orvieto.
“I cittadini orvietani si sentono abbandonati – ha spiegato Fiorini – e i continui rinvii nel giungere ad una soluzione servono solo ad esasperare ancora di più una situazione critica. Quando si parla della salute delle persone non bastano le promesse, non bastano i palliativi, non bastano le parole se non sono accompagnate dai fatti. I problemi dell’ospedale “Santa Maria della Stella” sono quelli noti.
Tempi di attesa infiniti: circa 2 anni per un ecocardiogramma, 9 mesi per una visita senologica, 1 anno per una visita oculistica, 1 anno per un eco-doppler agli arti inferiori, 10 mesi per una mammografia, 1 anno per una colonscopia, 18 mesi per una visita odontoiatrica. Ad oggi, inoltre, risultano chiuse le prenotazioni per le visite fisiatriche, pneumonologiche e per effettuare le prove allergiche”. Nel testo dell’interrogazione il capogruppo lega Umbria sottolinea anche l’assenza “di una unità di terapia intensiva cardiologica e una Stroke unit”, oltre alle varie “carenze di personale sanitario” presso i reparti di cardiologia, chirurgia, urologia e pronto soccorso e l’assenza dei primari nei reparti di oculistica e di ginecologia.
“Un sistema sanitario degno di questo nome – ha concluso Fiorini – dovrebbe essere sempre efficiente e funzionale in quanto fornitore di un servizio essenziale. Tutte queste criticità e carenze, oltre a portare all’esasperazione i cittadini e creare disservizi, stanno causando una migrazione di massa degli utenti verso i nosocomi di Terni e Foligno, con evidenti disagi e problematiche a livello logistico-organizzativo di questi ultimi”.