ACQUAPENDENTE – L’Associazione Culturale “Pochi ma teatralmente Boni”, presenta la nuova iniziativa in programma al Tetro Mancinelli di Orvieto. “Invitiamo gli Istituti scolastici aquesiani di ogni ordine e grado, a contattare per info e prenotazioni Tel. 0763.531496 – 338.9795570 (Rita Provenzani) in modo di diventare parte integrante del progetto “Scuole a teatro” inserito nell’ambito della stagione teatrale 2017-2018 del teatro orvietano con una mini rassegna dedicata a temi di carattere civile e sociale”. La stessa Rita Provenzani presenta per l’occasione il progetto nei minimi dettagli: “Il progetto – sottolinea – nasce dalla volontà di promuovere, soprattutto tra i giovani, una maggior sensibilizzazione verso tematiche difficili quali il contrasto alle mafie, la violenza contro le donne, il bullismo, la tragedia delle vittime della Shoah, nella consapevolezza che il teatro, nella sua funzione sociale, costituisce un efficace mezzo per favorire l’educazione alla legalità e al rispetto, veicolo per combattere la rassegnazione, la paura, l’omertà, la violenza… Per raggiungere questo obiettivo è importante non solo informare ma, soprattutto, incontrare il pubblico (specialmente quello più giovane), ascoltare la sua voce, avere un quadro realistico dei valori e dei modelli che guidano e condizionano effettivamente il suo modo di agire e il suo quotidiano, per far sì che la rete solidale della democrazia e della società civile possa davvero andare a contrastare e a sostituire quella della violenza in tutte le sue forme. Gli studenti avranno l’occasione di riflettere sull’educazione alla legalità, sulla storia delle mafie, su tragedie come l’Olocausto e le foibe, sul bullismo e il femminicidio assistendo alla messa in scena di alcuni spettacoli dedicati a tali tematiche. Grazie al linguaggio teatrale, la mini rassegna si propone come percorso culturale formativo che possa “ispirare” le nuove generazioni a concreti comportamenti quotidiani ispirati al rispetto del prossimo, delle regole della convivenza civile, attraverso la consapevolezza di diritti e doveri. Sono previsti inoltre, alla fine delle matinée dedicate al tema della lotta alla mafia, dibattiti con esperti della lotta alla criminalità organizzata e magistrati come forma di discussione e approfondimento tra studenti e istituzioni sul rispetto reciproco nella convivenza civile. Il programma degli spettacoli si dipana nell’arco di alcuni mesi e comunque in prossimità della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, della Giornata della Memoria delle vittime della Shoah, della Giornata nazionale contro il bullismo, del Giorno del Ricordo. Gli spunti per le riflessioni sul tema della violenza contro le donne sono forniti dallo spettacolo FERITE A MORTE, interpretato da Lella Costa e scritto da Serena Dandini che ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Due sono gli spettacoli dedicati al tema della lotta contro la mafia: IL TESTIMONE, interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, un omaggio alla figura del magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, ucciso dalla mafia nel 1983. PER QUESTO MI CHIAMO GIOVANNI di Attori & Tecnici, dove prendono vita i momenti chiave della storia di Giovanni Falcone, il suo impegno, le vittorie, le sconfitte, l’epilogo. Altri due spettacoli sono poi dedicati alla memoria. La tragedia delle vittime della Shoah è raccontato in CHIUSA DENTRO, spettacolo di Barbara Chiesa ispirato al Diario di Anna Frank, mentre in occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo viene presentato lo spettacolo di e con Simone Cristicchi MIO NONNO E’ MORTO IN GUERRA, voci canzoni e memorie della seconda guerra mondiale (di quest’ultimo spettacolo non è prevista la matinée, ma gli studenti interessati avranno a disposizione un biglietto ridotto per la recita serale in programma). E’ infine il tema del bullismo ad essere affrontato nello spettacolo LA PARANZA DEI BAMBINI, ispirato all’omonimo romanzo di Roberto Saviano: ritratto di una verità cruda e violenta, quella dei ragazzi di una Napoli difficile, che li trasforma in giovani prede della malavita. I programma anche spettacoli innovativi come IL CASO SIGNOR-ELLI – Indagine sul mistero di Freud e il Giudizio Universale di Luca, scritto, diretto e interpretato da Guido Barlozzetti, con il progetto visivo e l’allestimento di Massimo Achilli e le musiche originali composte ed eseguite da Enzo Pietropaoli. Presentato in Prima Nazionale, è uno spettacolo-racconto sull’incontro “eccezionale” tra Luca Signorelli e Freud, che fu colpito e profondamente turbato dai dipinti dell’artista nella Cappella Nova del Duomo. Spettacolo multimediale a 360°, con il progetto visivo di Massimo Achilli, è Se tu avessi parlato Desdemona – L’ultimo quarto d’ora nella camera da letto del generale Otello di Christine Bruckner. Creando Desdemona, Shakespeare ci consegna la prima vittima di femminicidio della storia. Questo breve monologo, interpretato da Enrica Rosso, le offre la possibilità di ribaltare la storia. Per i piccoli delle scuole primarie, inoltre, in programma la favola HANSEL E GRETEL del Teatro Verde”.
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