ORVIETO – L’istituzione del Servizio di Ispettori Ambientali ed il relativo Regolamento, costituito di 13 articoli, che verrà pubblicato sul sito web del Comune, è stata approvata in Consiglio Comunale con 7 favorevoli: maggioranza e Vergaglia; 3 astenuti: Sacripanti, Tardani, Olimpieri.
I compiti dei controllori ambientali saranno i seguenti:
– Segnalare eventuali abbandoni di rifiuti;
– Individuare se possibile i presunti responsabili degli abbandoni mediante la cernita del materiale depositato impropriamente;
– Verificare il contenuto dei contenitori e/o sacchi utilizzati per il conferimento dei rifiuti al servizio di raccolta;
– In caso di non conformità del conferimento, tentare di risalire all’utente conferitore del materiale;
– Contattare le utenze responsabili dei conferimenti impropri per effettuare un’azione di informazione circa il corretto conferimento dei rifiuti, utilizzando e valorizzando tutti gli strumenti informativi a disposizione (manuali, brochure, sito internet)
L’atto è stato illustrato dal sindaco, Giuseppe Germani con delega all’Ambiente il quale ha richiamato il Piano di Ambito per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati approvato dall’Assemblea di Ambito ATI4 Umbria nel gennaio 2013 che prevede esplicitamente “L’attività di controllo e di verifica del servizio” precisando, in particolare, che “il valore aggiunto offerto dalla raccolta porta a porta in termini di qualità e quantità di raccolta differenziata non viene garantito in forma automatica ma viene raggiunto se all’effetto psicologico di controllo sull’utenza si associa un effettiva forma di verifica della qualità del materiale raccolto da parte degli operatori”.
“Nel concreto, con il nuovo sistema, è necessario porre in essere degli strumenti efficaci di controllo dei conferimenti e di correzione di tutti quei comportamenti che possono compromettere il miglioramento delle raccolte differenziate, con uno spirito non solo repressivo ma soprattutto collaborativo – ha osservato il sindaco che ha aggiunto – per garantire un controllo efficace sulle modalità di raccolta è fondamentale porre in essere un’azione di controllo e di monitoraggio sul territorio utilizzando figure espressamente formate.
I compiti dei cosiddetti ‘controllori ambientali’, sono quelli di verificare il corretto conferimento dei rifiuti e di identificare abusi o anomalie. L’obiettivo di tale attività è il raggiungimento ed il mantenimento di elevati standard di raccolta differenziata, da realizzarsi attraverso un’azione di costante monitoraggio del territorio accompagnata da azioni di intervento tempestivo ed efficace per correggere i comportamenti scorretti che possono pregiudicare il raggiungimento dell’obiettivo preposto”.
“I controllori ambientali – ha proseguito – saranno opportunamente formati sulle tematiche dei rifiuti urbani per poter interagire positivamente con le utenze, fornendo le risposte opportune alle più disparate questioni pratiche ed individuando prontamente gli errori commessi nel conferire i rifiuti, ma anche per agire con determinazione nel caso delle più gravi e ripetute inadempienze, segnalando i casi che si presentino alle autorità preposte all’azione sanzionatoria”.
“E’ del 2016 – ha aggiunto – il ‘Regolamento tipo per l’istituzione del servizio di ispettori ambientali’ approvato anch’esso dall’Assemblea dell’Ambito, che ogni Comune recepisce istituendo, appunto la figura dell’Ispettore Ambientale, a tutela del territorio e dell’ambiente per la prevenzione, la vigilanza, il controllo del corretto conferimento, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti al fine di concorrere alla difesa del suolo, del paesaggio ed alla tutela dell’ambiente nel territorio comunale; tale figura collabora anche con il servizio di polizia amministrativa per l’accertamento delle violazioni. Il gestore del servizio si è già attivato formando proprio personale dipendente per l’attività prevista nel piano. i cui nominativi sono stati trasmessi con nota del 23 febbraio 2017”.
Dibattito:
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “Mi asterrò perché avrei votato con piacere l’istituzione di queste figure ed il regolamento in quanto più differenziamo più scongiuriamo il ricorso alla discarica. Noto però che dall’Ati 4 c’è la corsa ad istituire un servizio di controllo a fronte di un servizio che non è il massimo dell’efficienza nel senso che ha in sé molte criticità più volte rilevate (orari di ritiro non rispettati ad esempio). D’altra parte non possiamo prendercela con gli operatori commerciali che spesso hanno poca metratura. E’ mai possibile che non riusciamo ancora a trovare un sistema alternativo? Per queste ragioni trovo che l’istituzione dell’ispettore ambientale sia una forzatura”.
Lucia Vergaglia (M5S): “Immagino che i costi siano in capo a Cosp. Vorrei sapere se è previsto un maggiore contatto tra il personale e gli utenti affiancando il loro lavoro con campagne di sensibilizzazione, specie per le persone più anziane. Speriamo che questo sia un presupposto per arrivare alla tariffa puntuale”.
Replica Sindaco: “chi sarà nominato come ispettore ambientale deve aver superato il corso che fa il gestore. Tale figura è di aiuto, ad esempio, quando ci sono situazioni di abbandono indiscriminato sul territorio. A chi fa questo tipo di servizio anche le telecamere mobili saranno di aiuto allo scopo di migliorare il servizio stesso. L’esposizione dei materiali nel nostro centro storico, nonostante sia stato aumentato il numero dei passaggi per alcune tipologie di strutture, il problema persiste, quindi stiamo studiando altre soluzioni”.