ORVIETO – L’eredità lasciata a Orvieto e agli orvietani dalla signora Pacini è un bene prezioso, e rinnovabile attraverso una riflessione per recuperare la storia medievale locale e, tramite essa, di costruire qualcosa di nuovo nello spirito moderno di ritorno alle radici e della cultura degli avi. Colti i diversi segnali dell’opinione pubblica per un rilancio del Corteo Storico associato a una contestualizzazione di Orvieto e del suo territorio, il Nuovo Comitato di gestione dell’Associazione Lea Pacini a tal fine ha annoverato alcuni consiglieri competenti per esperienza e professionalità a occuparsi attivamente di tale aspetto.
“I tempi cambiano e insieme a loro anche i gusti e la concorrenza in questo settore – spiega il Comitato – impone nuovi standard da perseguire. L’esperienza passata è sempre un metro di valutazione utile per leggere le richieste presenti e future, legate alla sopravvivenza di un’encomiabile iniziativa creata dall’indimenticata signora Lea Pacini”. Sono nati così temi originali, idee innovative grazie alle quali saranno inserite figure del corteo storico nuove ed essenziali o riproposte quelle tradizionali, partecipanti a eventi importanti del periodo medioevale-rinascimentale.
Verranno avviati contatti con altri gruppi storici nazionali legati alla storia orvietana “del suo splendore” per patti di amicizia o gemellaggi, necessari alla conoscenza di una maggiore socializzazione esterna e diffusione di culture diverse con scambi di eventi e inviti. Saranno potenziati quelli già in essere e si studieranno forme collaborative insieme al Comune per rivedere alcuni riti tradizionali e aderire ad altre realtà oltre la Rupe, a scopo spettacolare e promozionale.
Siti web riguardanti feste e rievocazioni storiche nazionali saranno la punta di diamante del battage pubblicitario. Inoltre ci saranno importanti ricorrenze centenarie e celebrative di artisti e letterati del passato di fama non solo nazionale, ma anche mondiale, legati a Orvieto. L’Associazione Lea Pacini aderirà con entusiasmo valorizzando questi eventi con la preziosità dei propri costumi che da sempre la contraddistinguono, all’interno di un nobile immaginario collettivo culturale della città. Orgoglio e vanto da esportare al di fuori delle mura.
A tale proposito un’Ambasceria particolare sta nascendo, proprio come vuole la storia del passato. Servirà per cerimonie interne, per rendere omaggio alla presenza a Orvieto di rilevanti personalità politiche, culturali e religiose nazionali ed estere, e di rappresentare la città nelle missioni esterne e nei vari contatti con altre realtà di risalto.
Vi saranno personaggi maschili e femminili, nei costumi trecenteschi tratti dagli affreschi di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Giotto e Simone Martini. Orvieto era legata alla società fiorentina e senese anche nella moda del tempo. Per quando riguarda i costumi delle nobildonne si proclama un invito per tre figure di dame da inserire nell’ambasceria ufficiale di Orvieto. Le norme sono le stesse a suo tempo stipulate con l’Associazione Lea Pacini: il costume sarà fatto a spese delle richiedenti e sarà conservato presso la sede dell’ Associazione: solo da loro sarà indossato, o da un suo familiare, per il fine propagandato. Si attendono le adesioni che dovranno essere inviate per via telematica a : assoleapacini@gmail.com entro l’anno corrente. Quest’ ambasceria si propone di essere il fiore all’occhiello per immagine ed eleganza e sarà Orvieto a rappresentare con fierezza. (Valentino Saccà)