ORVIETO – Una tre giorni piena di giochi, tanti sorrisi, persone di tutte le età che si sono divertire insieme nelle principali piazze della città, ma anche momenti di riflessione e impegni importanti da parte delle autorità nazionali e locali su temi ad ampio respiro sociale come la dipendenza dal gioco d’azzardo.
E’ questa la sintesi della prima edizione del “Festival Nazionale del Gioco e delle Tradizioni” che si è svolto ad Orvieto dal 6 all’8 ottobre. Organizzato dal Comitato Uisp Orvieto – Medio Tevere, dal Comitato Regionale Uisp Umbria e dalla Struttura Nazionale Uisp di Attività Giochi, con il patrocinio della Regione Umbria e la collaborazione del Comune di Orvieto, ha trasformato la città nella capitale del gioco. Il ricco programma di attività proposto: tornei, camminate, orienteering, mostre, mercatini solidali, ha registrato grande partecipazione e apprezzamenti.
Quasi 300 ragazzi delle scuole superiori di Orvieto e altri rappresentanti del mondo delle istituzioni e dell’associazionismo hanno preso parte al Convegno nazionale intitolato “L’azzardo non è un gioco” tenutosi nella splendida cornice della Sala dei Quattrocento di Palazzo del Capitano del Popolo ad Orvieto. Da questo appuntamento è emerso un messaggio preciso: l’impegno del Governo su questi temi, con l’intervento del Sottosegretario al Ministero dell’Economia con delega al gioco Pierpaolo Baretta, ma anche quello delle istituzioni regionali e comunali. E ancora una rinnovata sensibilità all’utilizzo dei termini corretti: meglio parlare di azzardopatia e non più di ludopatia, le parole contano! Sta passando quindi il messaggio dell’Uisp: il problema non è il gioco, che anzi è un bene sociale, da valorizzare e riscoprire, ma è l’azzardo, che sta assumendo le forme di un disagio sociale che sempre più spesso le famiglie si trovano ad affrontare, con grandi difficoltà.
Altro appuntamento di rilievo è stata la tavola rotonda: “La felicità in gioco: una sfida per gli amministratori”, che tra gli altri ha registrato i preziosissimi interventi di Furio Honsell, sindaco del Comune di Udine e presidente di Giona, l’Associazione Nazionale Città in Gioco, un network di enti che si propone di valorizzare il gioco quale elemento fondamentale e fondante per gli uomini, promuovendo e sostenendo gli eventi ludici, i progetti e le occasioni di studio e ricerca sul tema; e dell’antropologo Giancarlo Baronti, docente di antropologia dell’alimentazione presso l’Università di Perugia.
Accanto a questi due momenti di riflessione, da cui sono emersi spunti e proposte utili, la tre giorni del Festival è stata caratterizzata da un grande “movimento” di bambini, ragazzi e adulti che hanno riempito i “luoghi del Festival” – il Palazzo del Capitano del Popolo, il Palazzo dei Sette, Piazza Duomo, Piazza della Repubblica, Piazza del Popolo e Piazza Viviaria, Palazzo Simoncelli – cimentandosi in Tornei (scacchi, dama, carrom, biliardino, burraco, flipper, tennis tavolo), Giochi di abilità (nala, twister, memory, gruviera, rimbalzino, delirio, barattoli, damigiana, tubo, noci, chiodi, anelli, going, ferri di cavallo, jenga gigante, costruzioni di legno), Giochi da tavolo (dama, scacchi, burraco, biliardino, tennis tavolo, flipper) e Giochi di movimento (aquiloni, carrioli, modellismo radiocomandato, tiro alla fune, pista biglie, birilli, hula hop, corde, mini tennis, tiro con l’arco, giochi di ruolo e simulazione, giocoleria, braccio di ferro, ruzzola).
Partner della manifestazione è stato il programma di intervento “Terre d’Orvieto – Profumi e Sapori in rete” con degustazioni al Palazzo dei Sette offerte da un cartello di 12 aziende del territorio finalizzate alla valorizzazione dei prodotti locali di filiera corta, nell’ambito del PSR 2014-2020.
Una grande macchina organizzativa messa in piedi dalla Uisp, con lo staff tecnico del Comitato di Orvieto Mediotevere e gli oltre 50 animatori qualificati della Struttura Nazionale Uisp di Attività Giochi provenienti da varie parti d’Italia, che a titolo volontario si sono messi a disposizione per far divertire grandi e piccini.
Ottima l’adesione delle scuole, da quelle dell’infanzia alle superiori, con un migliaio di bambini e ragazzi che nelle mattinate di venerdì e sabato hanno partecipato con grande entusiasmo alle attività proposte nelle piazze cittadine, ringraziando la Uisp per aver promosso quest’iniziativa che ha permesso agli studenti di varie età di uscire per una volta dai classici schemi curricolari e sperimentare il gioco, il movimento e l’attività motoria in una forma nuova e diversa.
Il tutto è stato realizzato assicurando sempre tutti gli standard di sicurezza e con grande sforzo di coordinazione dei numerosi eventi messi in campo. Hanno dato il loro contributo le associazioni: Ali per giocare, Coop. sociale il Quadrifoglio, Spazio Verde Blu, Unitre Orvieto, Prog.Uomo Ludobus ArtInGioco, Associazione Piccoli Passi, Ingegneria del Buon Sollazzo, Avis Comunale Orvieto, DireFareGiocare, Associazione “E. Majorana”, Giona Città in gioco.
“La Uisp a livello territoriale, regionale e nazionale ha dimostrato in questo appuntamento di sapere fare rete e proporre un Festival nazionale che ha riscosso grandi consensi – dichiara Stefano Rumori, presidente regionale Uisp Umbria e componente della Direzione Nazionale Uisp – come Uisp Umbria abbiamo creduto da subito in questo progetto e grazie al sostegno determinate delle istituzioni locali e regionali, nonché di tutti coloro che hanno dato il loro contributo della manifestazione, siamo riusciti in poco tempo a dar vita ad un’esperienza che sicuramente ripeteremo, per valorizzare una parte importante del nostro mondo Uisp che è quello del gioco, nella sua valenza sociale più ampia”.
“Devo dire che avevamo un’ambizione molto grande e senza fare trionfalismi credo che siamo riusciti a realizzarla nel miglior modo possibile considerando che si è trattato dell’edizione zero della manifestazione – commenta soddisfatto Erasmo Lesignoli, Struttura Nazionale Uisp di Attività Giochi – dopo una partenza cauta, con il passare delle ore siamo andati migliorando continuamente e di pari passo è cresciuta la partecipazione. Molto azzeccata l’idea di distribuire i giochi nelle varie piazze della città di Orvieto, che sono state sempre piene per tutta la durata del Festival. Per questo ringrazio i quattro Ludobus di Ali Per Giocare, che ci hanno aiutato molto nello spostamento dei giochi. Positiva la risposta delle scuole, ottima l’organizzazione. Ringrazio il Comitato Uisp di Orvieto Mediotevere, che ha dimostrato di essere all’altezza di organizzare un evento che ci auguriamo di poter ripetere nella città umbra dove è nata la nostra storia di Lega, oggi Struttura di Attività. Per il futuro credo che si possano coinvolgere anche altre discipline, quali ad esempio la danza e la ginnastica. Bene anche l’abbinamento con la manifestazione enogastronomica e di valorizzazione dei prodotti locali, proposto dall’assessore alla Cultura, alle Attività Produttive e Marketing territoriale del Comune di Orvieto Alessandra Cannistrà, un’idea su cui ci sono già spunti di lavoro per il futuro”.
“E’ stata davvero un’ottima opportunità – aggiunge l’assessore Alessandra Cannistrà – quella di dare avvio all’attività di promozione del ‘paniere’ di Terre d’Orvieto nel contesto di un evento di forte e aggregante valenza sociale. L’obiettivo fondamentale del progetto coordinato da questa Amministrazione e finanziato dal PSR è far conoscere l’alta qualità delle piccole produzioni locali proprio attraverso momenti d’incontro con le tante storie speciali che hanno scelto il nostro territorio per sperimentare percorsi nuovi di riscoperta delle tradizioni e al tempo stesso di consapevolezza e ricerca responsabile della sostenibilità. I destinatari di questa importante esperienza di comunicazione sono non soltanto i numerosissimi visitatori della città che certamente hanno contribuito al successo delle degustazioni, ma sono ancor prima le comunità locali: a loro viene offerta l’occasione di riscoprire lo straordinario patrimonio non solo di ‘profumi e sapori’ dell’agroalimentare di filiera corta ma di usi e consuetudini che riattivano il legame vitale con l’habitat naturale e stimolano il riconoscimento identitario e protettivo nei confronti di questa importante eredità culturale. Nel ringraziare quindi tutti quelli che hanno lavorato, in modo esemplare, a costruire e proporre questo evento – in particolare l’Istituto Professionale Alberghiero di Orvieto – spero anche io che questa proficua collaborazione possa proseguire con UISP e con le Associazioni che vorranno essere parte dei nuovi eventi del 2018”.
“Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato e a chi è venuto a giocare con noi – dice Federica Bartolini, presidente Uisp Orvieto Mediotevere – abbiamo avuto una grande partecipazione da parte dei bambini e ragazzi delle scuole, ma anche delle famiglie, dei cittadini e dei turisti che hanno potuto vivere la città di Orvieto in un modo unico e divertente. Un grazie speciale a tutti i volontari, collaboratori, associazioni e organizzazioni che hanno permesso di realizzare tutto questo. Grazie alla Regione Umbria e al Comune di Orvieto, alla Uisp Nazionale, all’Area Giochi Nazionale Uisp, agli istituti scolastici e alla Asl. Con questo Festival, primo del genere a firma Uisp, abbiamo voluto dare continuità alla preziosa intuizione di 27 anni fa che vide nascere proprio ad Orvieto, in occasione di un convegno nazionale Uisp, la Lega Giochi e Sport Tradizionali Uisp, oggi divenuta Area Giochi Tradizionali. Ma anche dare slancio al messaggio Uisp di promozione degli stili di vita attivi e del movimento attraverso il gioco, inteso come benessere, cultura, storia e socialità. Abbiamo creduto fin da subito in questo progetto e con grande sforzo siamo riusciti a mettere in piedi un Festival che crediamo possa diventare un appuntamento stabile per Uisp e per la città di Orvieto”.