AMELIA – Le esperienze di cittadinanza attiva maturate dai bambini e ragazzi delle scuole di Amelia con i volontari delle associazioni diventano un libro. Si intitola “Bambini e ragazzi cittadini attivi, costruttori di democrazia del terzo millennio” e sarà presentato dalla rete “Prendiamoci per mano” giovedì 28 settembre, alle 17,30, nella biblioteca comunale di Amelia.
Intervengono Graziella Cacafave, dirigente scolastico di Amelia, Laura Pernazza, sindaco di Amelia, Camillo Cantelli, presidente nazionale Arciragazzi, Lorenzo Gianfelice, presidente del Cesvol di Terni e Marina Sereni, vice presidente della Camera dei Deputati.
Coordina Giuditta Currao, insegnante della scuola primaria di Amelia.
La presentazione del libro è l’occasione per conoscere meglio la rete “Prendiamoci per mano”, nata nel 2004 per reagire costruttivamente alla tragedia di Beslan, che causò la morte di quasi 200 allievi della scuola. E cogliere l’importanza della costruzione di reti comunitarie allargate per Amelia e le altre città dell’Umbria. Da allora tanti soggetti della comunità amerina sono uniti per costruire azioni volte a rendere visibile il patto di fiducia e di speranza tra adulti e bambini. Un lavoro comune di chi è convinto che una cultura di pace e di convivenza solidale si fondi sul lavoro comune, sullo scambio e la ricerca di un accordo, che nasce dall’accoglienza dei punti di vista dell’altro.
L’accordo tra oltre venti associazioni, le scuole, il Comune, il Cesvol è ancora attuale e in tredici anni ha generato intensi percorsi annuali educativi e sociali volti alla comunità cittadina, alcuni raccontati nei quattro libri pubblicati.
In cantiere il nuovo percorso per il biennio 2017-2019: “Bambini e giovani cittadini attivi tra virtuale e reale. Azioni di cambiamento con interrogativi e progetti volti al futuro”. Un percorso impegnativo, che tenta di misurarsi con le modalità comunicative e di relazione di bambini e ragazzi: tra di loro, con la comunità cittadina e la realtà oltre il virtuale, che li vede molto impegnati attraverso la rete di internet e l’uso/abuso di cellulari.