ACQUAPENDENTE – Il cittadino aquesiano Alessandro Nardini, invia una lettera aperta alla stampa avente come oggetto “Ospedale di zona disagiata di Acquapendente”. “In occasione della pubblica assemblea del 25 maggio 2017 – sottolinea – sugli aspetti critici ed opportunità dell’Ospedale di zona disagiata di Acquapendente, la CGIL organizzatrice, assunse impegno di una verifica puntuale entro alcuni mesi, al fine di accertare il mantenimento degli impegni assunti nella circostanza dalla Direzione generale della ASL.
A seguito dell’evento mi sono permesso di inviare una lettera aperta alla dottoressa Donetti Daniela ed al sindaco di Acquapendente Angelo Ghinassi. Alla prima, dopo aver dato atto del concreto impegno, ho richiamato la costante azione di tutta la popolazione di Acquapendente e delle sue istituzioni per ottenere il riconoscimento di Ospedale di zona disagiata, considerato oramai acquisto senza facili e comodi ripensamenti, senza giocare su doverosi parametri di produttività impossibili, per altro da raggiungere senza le fondamentali risorse, ricordavo che tutti i cittadini saranno doverosamente vigili ed attenti che alle parole seguiranno i fatti.
Al secondo facevo presente che i cittadini lo consideravano il qualificato rappresentante di tutti con l’obbligo di vigilare ed agire in ogni modo, ove ciò si fosse reso necessario. Sono oramai decorsi alcuni mesi dalla sopracitata Assemblea e per quanto è stato possibile accertare le cose non risulta vadano nel migliore dei modi. Non voglio creare facili allarmismi, ma non possiamo assolutamente correre rischi di sorta. Chiedo quindi al sindaco se nella sua costante azione di vigilanza che siamo certi ha esercitato abbia verificato che siamo sulla giusta strada del mantenimento degli impegni assunti. Riconoscere che i miei modesti accertamenti che hanno dato carattere non positivo siano inesatti non costerà alcuna fatica. Allora ritengo che sia doveroso informare e rassicurare la cittadinanza tutta che le cose stanno procedendo per il giusto verso, dando concrete garanzie in proposito. Altrimenti le ricordo che è suo preciso dovere agire in conseguenza: i cittadini non lo chiedono, lo pretendono. Perdere tempo prezioso sarebbe imperdonabile”.