ACQUAPENDENTE – Nella prima riunione di settembre, l’Associazione “Nuova Acquapendente” discute ed approva un documento avente come contenuto ampliamento del cimitero, vendita box auto, acquisto Sasseto. “Avevamo espresso – si sottolinea nel documento – alcune nostre riflessioni in ordine ai succitati argomenti. L’Amministrazione comunale ci ha risposto, ma siccome riteniamo che lo abbia fatto in maniera non precisa, ci corre l’obbligo di tornare sull’argomento. In primo luogo precisiamo chi siamo.
Semplici cittadini, ai quali è doveroso fornire corrette ed esaustive spiegazioni, a prescindere dai loro nomi. A meno che non si ritengono meritevoli di approfondimento gli argomenti e le questioni poste: ma non ci sembra proprio il nostro caso. Per quanto riguarda ampliamento cimitero, è d’obbligo precisare che il piano generale di ampliamento dell’impianto cimiteriale del capoluogo approvato dalla precedente amministrazione prevedeva la realizzazione di circa 1.465 loculi cimiteriali (e non 120 come riportato nella nota del Sindaco e che rappresentavano il primo lotto di immediata esecuzione), la messa a disposizione di 34 aree per cappelle private da otto posti, la messa a disposizione di 32 aree per edicole cimiteriali, la realizzazione di urne cinerarie ed ossario comune, la predisposizione di una ipotesi per la realizzazione di un tempo crematorio per il quale le tariffe sono imposte con decreto ministeriale e quindi classificabile come servizio pubblico. Infine la riqualificazione degli immobili e delle aree disposte lungo il percorso che da Grotte D’Ambrogio conduce al cimitero. Il tutto con una visione di lunga scadenza (come fu già fatto per l’ampliamento precedente in occasione del quale furono acquisite al patrimonio comunale le aree attualmente utilizzate a parcheggio, isola ecologica ed elisuperficie).
Naturalmente in parallelo all’ampliamento può avanzare la rotazione ed il recupero dei loculi esistenti. E’ bene notare che sia il tempo crematorio che la riqualificazione del percorso per il cimitero sono completamenti assenti nel nuovo progetto. Questi sono elementi di facile accertamento per tutti. Ed allora delle due l’una: o noi scriviamo delle notizie inesatte oppure è il Comune che cambia le carte in tavola. Ai cittadini verificare e tirare le doverose conclusioni.
In relazione alla vendita dei box auto ai privati onestamente ci riesce difficile comprendere quali siano le menzionate difficoltà di gestione ed il motivo per il quale essi non rispondono al fabbisogno dell’utenza trattandosi di parcheggi pubblici coperti più vicini al centro cittadino e che costituiscono un servizio pubblico primario, oltre ad un opera di urbanizzazione primaria prevista nel piano urbano parcheggi, e cioè tutto l’opposto della trasformazione degli stessi box e conseguente vendita ai privati. Ma evidentemente sul piano parcheggi e la relativa connessione dello stesso con lo sviluppo del centro storico di Acquapendente le nostre idee sono troppo distanti. Sarebbe interessante conoscere cosa ne pensano i cittadini. Ed allora perché su questi temi non organizzare pubblici incontri ?
Per quanto riguarda il Sasseto, tutti siamo d’accordo sull’acquisto da parte di un Ente pubblico del bosco monumentale, ma ribadiamo che è necessario continuare ad interessare la Regione Lazio che è proprietaria e gestisce il patrimonio forestale dell’adiacente Riserva Naturale Monte Rufeno. In conclusione riteniamo che solo unitamente alla Regione Lazio ed alla Riserva Naturale Monte Rufeno si potrà sperare in un sostanziale sviluppo e di promozione turistica del nostro territorio. Altre ipotesi, come la vendita di posti parcheggio di cui il nostro centro storico ha tanto necessità, rappresentano un velleitario quanto fantasioso modo di amministrare, privo di esperienza e di indispensabile concretezza”.
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