ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (8 favorevoli: consiglieri di maggioranza e Vergaglia; i consiglieri di opposizione non hanno partecipato alla votazione) il Regolamento comunale per la concessione di contributi, vantaggi economici e patrocinio come previsto dalla L. 241/90.
Il Regolamento, composto di 16 articoli, è stato illustrato dall’assessore Massimo Gnagnarini il quale ha sottolineato che “Lo strumento disciplina la concessione dei contributi, dei vantaggi economici e dei patrocini stabilendone i criteri e le modalità di erogazione. L’atto proposto dalla Giunta va a colmare un vuoto normativo che, nel caso del Comune di Orvieto, perdurava da oltre un ventennio risalendo al 1990 l’art. 12 della legge 241 che ne introduceva l’obbligo della predeterminazione.
I criteri richiamati nel Regolamento all’art. 6, sono ispirati al principio costituzionale della sussidiarietà e spaziano dall’assenza di lucro dei soggetti richiedenti i contributi all’originalità e innovazione delle iniziative proposte piuttosto che dal livello di prevalenza dell’autofinanziamento dell’iniziativa fino alla gratuità o meno per la fruizione delle attività programmate, ecc. Circa le modalità di richiesta e concessione fissate dal Regolamento esse variano a seconda si tratti ci contributo e/o vantaggio economico e/o patrocinio:
Per i contributi le risorse finanziarie sono fissate annualmente nel Bilancio di previsione triennale del Comune come individuate e descritte nella Nota Integrativa al DUP circa gli ambiti delle Missioni e dei Programmi per i quali è possibile presentare domanda.La Giunta Comunale, inoltre, con l’approvazione del PEG finanziario relativo all’esercizio e le sue successive modifiche, stabilisce per ogni Settore dell’ organizzazione comunale le quote delle somme destinate alla concessione di contributi.
Entro trenta giorni dalla data di approvazione del PEG, I Dirigenti dei Settori interessati adottano e pubblicano appositi bandi pubblici che fissano modalità e termini di presentazione delle richieste di contributo per l’anno di esercizio in corso e/o successivi del triennio.
Per i vantaggi economici relativi a occupazione suolo, utilizzo di beni e servizi comunali, ecc.. le domande devono essere formulate utilizzando i modelli appositi sul sito internet del Comune almeno 20 giorni prima dello svolgimento dell’iniziativa. Sui vantaggi economici delibera la Giunta su istruttoria e proposta del Dirigente competente. Per il Patrocinio si deve seguire la stessa modalità relativa alla richiesta di vantaggi economici. La concessione del patrocinio è concessa con lettera del Sindaco o dell’Assessore competente per materia. Gli ultimi sette articoli dei 16 di cui è composto il Regolamento sono dedicati agli obblighi e alla rendicontazione da parte dei beneficiari nonché dei controlli e delle sanzioni, nonché si istituisce l’obbligo del Comune di pubblicare l’Albo dei beneficiari con l’indicazione del valore economico dei contributi concessi”.
Dibattito:
Roberta Tardani (Forza Italia): “Ci sarebbe molto da dire sulle modalità con cui viene presentato il regolamento: redatto dallo stesso Assessore, copiato da altri comuni, quando da due mesi c’è una mozione al riguardo, quindi al ribasso. E’ evidente l’intento di impedire di discutere la nostra proposta che riguarda del resto l’attribuzione di fondi pubblici. La nostra intenzione è quella di fare una proposta vera trattandosi di soldi pubblici. Premetto che siamo assolutamente favorevoli a manifestazioni culturali e sportive che abbiamo un senso di arricchimento e valorizzazione della città. Il regolamento però non mi soddisfa perché avrei specificato che i contributi fossero ordinari (a soggetti ed associazioni con sede nel comune di Orvieto) e straordinari (verso soggetti ed associazioni esterni). Non vengono specificati i settori di intervento né sono previsti contributi pluriennali (ad esempio il Corteo Storico, Memorial Coscioni) e dei punteggi di assegnazione.
Infatti, come si fa a stabilire una griglia di valutazione? in questo modo resta la discrezionalità. Sarebbe opportuno che nel momento in cui si regolamenta una materia come questa si avesse cura nel prevedere certi aspetti. Alcuni Comuni ad esempio hanno delle commissioni di attribuzione. Il termine di 20 giorni per la presentazione delle richieste è riduttivo e denota che non c’è alcuna programmazione delle iniziative. E’ un regolamento modesto che non risponde alle richieste che ho espresso. Approvare un regolamento tanto per farlo lo trovo scorretto. E’ preferibile che venga rivisto”.
Maria Flavia Timperi (PD): “E’ stato detto che poteva essere fatto meglio. Perché allora nei cinque anni in cui il centrodestra ha governato non lo avete fatto? E comunque potevate intervenire con degli emendamenti. E’ vero abbiamo fatto riferimenti ma ci siamo ispirati all’Emilia Romagna che costituisce un modello di governance. Questo regolamento mostra come i contributi non devono contrastare con i progetti dell’Amministrazione Comunale e devono valorizzare l’immagine e la promozione della città. Nulla di quanto detto da Tardani non è rispecchiato nel regolamento. Ringrazio l’Assessore e gli uffici per il lavoro svolto”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “Resto basito delle reazioni indispettite che provocano le valutazione provenienti dall’opposizione. Per favore stemperiamo le polemiche! La correttezza istituzionale vorrebbe che quando una parte politica presenta una mozione questa non venga scavalcata dalla politica, segno comunque che è stata colta la mancanza di una regolamentazione. La vostra preoccupazione era quella di non votare una mozione della minoranza, peraltro presentata da molto tempo. Per me è un atto scortese. Nel merito del regolamento dico che ci sono delle ovvietà legate al fatto di essere in linea con le norme e comunque secondo i dettati della maggioranza. Nel momento in cui gli amministratori hanno questa opportunità va resa più oggettiva possibile la trasparenza della procedura. Dovremmo fare in modo di eliminare il più possibile i vuoti che si vanno a creare. Chiedo semplicemente che per riportare la questione ai livelli istituzionali della correttezza e dell’equilibrio il regolamento venga ritirato, si voti la mozione, per poi presentare in commissione una bozza di regolamento al cui testo noi ci impegniamo a lavorare, per arrivare ad un regolamento nel pieno della collaborazione istituzionale”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “Avanzo una mozione d’ordine per capire se la richiesta è percorribile da parte della Giunta”.
Lucia Vergaglia (M5S): “L’idea di Sacripanti non è malvagia. Questo gioco di fare le cose speculari l’ho già visto e non mi piace. Non è una bella sinistra quella che scende a questi mezzucci. Siete intrappolati da vecchie logiche solo per avere ragione e visibilità. Ci sono dei rilievi da fare sull’atto: le iniziative sul territorio devono essere sostenute da regole e non sostenute dal buon cuore degli assessori; il regolamento somiglia molto a quello di Pizzarotti; sul vantaggio economico quando si descrivono le forme di organizzazione ci deve essere una lista motivata, sulla scorta di che cosa si decide il vantaggio economico? Quando si fa un evento di beneficenza, è accaduto che sia stato chiesto il pagamento del suolo pubblico ad una associazione per mandare aiuti al Comune di Amatrice, lo dico perché qualora esitano Comitati spontanei nati sull’onda dell’emotività per certi accadimenti dovrebbe poter bastare una comunicazione; vorrei infine sapere se si pensa di escludere il Centro Gianni Rodari rispetto a quando non si applicano le disposizioni dell’art. 4”.
Martina Mescolini (PD): “Il deliberato della mozione che si dovrebbe discutere chiedeva che venisse redatto il regolamento sul quale hanno lavorato gli uffici, il fatto che si ottiene il risultato richiesto dalla mozione dovrebbe essere salutato positivamente. Non vedo quale problema c’è se questa viene superata e quindi ritirata. Perché la minoranza non proposto delle migliorie in questo caso il regolamento sarebbe stato frutto di un lavoro comune. Credo che la minoranza non rispetti per prima la correttezza istituzionale. Questo è un regolamento di cui il Comune ha bisogno di dotarsi ed è modificabile. Quando si rileveranno delle debolezze invito chiunque a dare un contributo costruttivo”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “I regolamenti vanno metabolizzati, è quello che sta facendo il presidente Pettinacci su regolamenti già esistenti che verranno solo modificati. La richiesta dell’opposizione per fare un regolamento il migliore possibile andava quindi colta. Ci sono criteri generici e un regolamento che non cambia assolutamente la situazione attuale. Sulla pagina face book del Comune in una riunione del 7 febbraio di una commissione di maggioranza è stato pubblicato un documento da un Assessore, un Consigliere Comunale e tre soggetti di una associazione, poi disconosciuti in questi giorni, alla quale era stato deciso di dare 7,5 mila euro per una iniziativa. Con il regolamento mi auguro che questo approccio cambi. Capisco che ci possono essere delle discrezionalità ma il passo deve cambiare. Occorre anche aprire una riflessione sui patrocini solitamente gratuiti che però vanno ponderati laddove si mettono in atto negazionismi rispetto, ad esempio, alla questione delle Foibe e del dramma delle popolazioni dalmate e del confine orientale. Dal punto di vista procedurale ci sono stati comportamenti impropri da parte dell’Amministrazione. Contrari”.
Angelo Pettinacci (PD): “Rischio di ripetermi rispetto a quanto detto dai consiglieri di maggioranza. Oggi abbiamo assistito ad una scarsa presenza di Assessori e su questo invito il Sindaco ad intervenire. In passato il regolamento non è stato preso in mano, perché allora con la mozione non si sono anche date delle indicazione rispetto a quali dovevano essere i contenuti del regolamento? Su questo aspetto invece la mozione è scarna e all’Amministrazione chiede solo di ‘stabilire attraverso regolamento comunale i criteri e le modalità per l’erogazione di contributi o attribuzione di vantaggi economici a favore di soggetti pubblici e privati nell’ambito della attività sociali, culturali, sportive’. Inoltre, le modifiche potevano essere state fatte in 2^ Commissione o oggi stesso con degli emendamenti. Il regolamento della Giunta può essere emendato in qualsiasi momento, questo è un punto di partenza”.
Sacripanti: “Pongo la mozione d’ordine perché al presidente forse non è chiara la differenza tra Giunta e Consiglio e se una mozione dà un mandato al Consiglio. A livello istituzionale il ruolo della Giunta di cui il Presidente ha fatto una difesa d’ufficio, è diverso. Vorrei sapere se per il futuro il Presidente intende esercitare i diritti e la salvaguardia del Consiglio Comunale o spalmarsi sulla Giunta?!”.
Pettinacci: “Il mio è stato un intervento in qualità di esponente politico”.
Replica assessore Gnagnarini: “Richiamo l’attenzione sugli uffici del Comune che ai massimi livelli hanno lavorato al regolamento, quindi rigetto considerazioni circa presunti bassi livelli. Del regolamento sui contributi e sui patrocini questa Amministrazione ha già fatto menzione nel piano anticorruzione e trasparenza cioè prima della presentazione della mozione, un regolamento reso aderente alla nostra città e al nostro mondo associativo. Non c’è quindi nessuna primogenitura. In 2^ commissione consiliare c’era la possibilità di presentare emendamenti. Mi spiace che sia andato in scena uno spettacolo non decoroso per un Consiglio Comunale. Alla domanda di Vergaglia sul contributo al Centro Rodari, relativamente al punto dell’art. 4 che regola le eccezioni ai casi in cui non si applica il regolamento, confermo che per questo centro di cui il Comune è socio, non si applica questo regolamento”.
Dichiarazioni di voto, Sacripanti: “Giorni fa il presidente ha portato in commissione una proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale, è così che si fa. Un regolamento è una cosa che deve scaturire da un’ampia condivisione. Quando io ho detto al Sindaco di ritirare l’atto e di impegnarci tutti ad una stesura condivisa intendevo ripristinare questo principio. Il regolamento è generico. Dobbiamo garantire trasparenza. Nella mozione abbiamo semplicemente detto che, come Consiglio davamo, tutti un mandato alla Giunta. Oggi abbiamo vissuto momenti di alto livello ideale e di spessore culturale ma siamo anche caduti molto in basso. Prendo atto che non si vuole rispettare il bon ton istituzionale, non voterò e uscirò dall’aula”.
Tardani: “Sono molto amareggiata per questa giornata. Abbiamo subìto accuse infondate. I regolamenti sono sempre atti che vengono condivisi e fatti insieme. E’ una brutta pagina. E’ vero nella passata Amministrazione non abbiamo fatto il regolamento, ma non ne sentivamo la necessità perché non c’era un euro da spendere. Faccio ‘mea culpa’ ma l’acredine che oggi ho vissuto in questa sede la trovo immotivata. Abbiamo visto un Presidente del Consiglio che ha attaccato la minoranza non interpretando il suo ruolo istituzionale di garante del Consiglio stesso. E’ la prima volta che si applica una condotta simile ed è molto grave. Avete già finanziato tutto quello che volevate finanziare da quì alla fine dell’anno. Questo scontro è imbarazzante nei confronti dei cittadini, con i quali mi scuso”.
Andrea Taddei (PD): “Penso che ci sia stato un problema di tempistica e coincidenza delle iniziative. La commissione è addetta all’esame preparatorio delle delibere consiliari dove tutti possono presentare osservazioni, commissione però a cui la minoranza non ha partecipato. Quindi, tutta l’energia che oggi avete messo nel ribattere andava espressa in quella sede non in Consiglio. La parte propedeutica non è stata fatta quindi gli assenti hanno torto. Voto favorevole”.
Vergaglia: “Io c’ero in quella commissione e devo dire che c’era una atmosfera piuttosto surreale. D’altra parte l’occasione c’è stata. Al di là del migliore dei regolamenti il punto vero per me è la sua applicazione. Non mi scandalizza il fatto che sia stato preso in prestito da altri regolamenti, mi spiace invece che passi alla storia di questo Comune come un regolamento targato PD. Resta il fatto che le risorse pubbliche devono essere giustificate mille volte alla comunità. L’obbligo della rendicontazione risponde alla trasparenza. Quando vengono consegnati gli immobili che ospitano una manifestazione, c’è qualcuno che stila un verbale di accesso all’immobile? E’ un aspetto importante ed effettivamente un punto debole. Favorevole”.
Olimpieri: “Credo che la presidenza del Consiglio Comunale su certi fatti come gli attacchi ai Consiglieri dovrebbe vigilare e garantire il rispetto di tutti. Un regolamento va condiviso da tutti. Con rammarico prendiamo atto che non è così, ma questo non deve essere un precedente né pesare per il futuro. Alla luce del regolamento sulla trasparenza chiedo perché il consigliere Cotigni e l’Assessore Vincenti in una riunione con tre soggetti privati abbiano avuto il potere di dare un contributo seppure minimale. Questa è trasparenza. I consiglieri comunali, in questo caso il Presidente, non possono usare i loro interventi come clava contro altri consiglieri comunali, ed incendiare gli animi. Su questo aspetto dal prossimo Consiglio chiedo che sia adottato un comportamento diverso, perché quanto accaduto oggi non era mai avvenuto con i precedenti presidenti dell’Assemblea”.