di Valentino Saccà
ORVIETO – A pochi giorni dal Corteo Storico per la festività del Corpus Domini, viene presentato pubblicamente presso il Caffè Montanucci il saggio scritto dal Tenente Colonnello Silvio Manglaviti per Intermedia Edizioni dal titolo: La Processione del Corpus Domini a Orvieto. Nel tardo pomeriggio di venerdì 16 giugno al Caffè Montanucci di Orvieto si è riunita una folla di giornalisti, appassionati e cittadini in genere per la presentazione del testo sui percorsi tracciati e rivelati dalla Processione del Corpus Domini.
“Sono davvero soddisfatto come editore di aver pubblicato il prezioso lavoro di Silvio Manglaviti – ha principiato l’editore, scrittore e giornalista Claudio Lattanzi – un testo che da una visione storica, sociale, politica, religiosa e antropologica del Corteo Storico. Ringrazio la consigliera comunale Roberta Cotigni per aver realizzato la copertina del volume con una sua fotografia scattata durante il corteo”. “In verità questa è la prima pubblicazione realizzata all’interno dell’Associazione Lea Pacini – ha sottolineato Silverio Tafuro, presidente dell’Associazione – è ci tengo a sottolineare la sempre più preziosa collaborazione da parte del comitato scientifico all’interno dell’Associazione, nata due anni fa e ufficializzata con un protocollo. Ringrazio Silvio Manglaviti per aver realizzato questa precisa documentazione e Claudio Lattanzi per averla pubblicata”.
“La materia trattata nel volume è suddivisa in cinque capitoli molto ricchi di notizie – ha esordito il professor Lucio Riccetti – Silvio parte citando una frase di Papa Paolo VI° in cui definisce Orvieto: Città eucaristica posta sopra un monte, quasi come fosse una Gerusalemme d’Italia. Nel proseguo del testo, l’autore analizzando da diversi punti di vista la Processione del Corpus Domini, rivela che il Papa Urbano IV° oltre alla famosissima Bolla Transiturus, legata al miracolo Eucaristico di Bolsena, inviata al Patriarca di Gerusalemme, scrisse un’altra Bolla inviata alle Beghine di Liegi. La Processione è la parte centrale della festività del Corpus Domini e l’Ostensione della Reliquia è il cuore della Processione stessa.
Partendo da questo e attraverso uno studio topografico della Processione, Manglaviti ha svolto un’attenta analisi urbanistica della città, rivelando la sua scissione in due blocchi che è stata poi riunita dal percorso svolto dalla Processione. Altro elemento interessante che è emerso dall’analisi topografica è che sono state individuate diverse croci poste lungo il tragitto, croci esistite un tempo e ora tutto riportato per iscritto nei documenti. Dopo questa analisi storica, antropologica e territoriale, l’autore chiude l’ultimo capitolo con una nota personale, ricordando Lea Pacini e molti artigiani che parteciparono attivamente al Corteo Storico ora non più tra noi”.
In chiusura Silvio Manglaviti risponde ad una domanda postagli da Claudio Lattanzi: Si può dire che esiste una costruzione sociale del Miracolo? “Diciamo che l’invenzione sociale del Miracolo – ha risposto Manglaviti – è una delle ipotesi probabili. In quei tempi la Chiesa attraversava forti problematiche sociali ed era un’istituzione dicotomica, scissa. Il clero portava avanti il principio dell’essenza del Corpo di Cristo all’interno della Chiesa stessa. Ma l’atto pubblico della Bolla è l’unico documento certo”.