di Valentino Saccà
ORVIETO – L’allarme riguardo alla concertazione tra la Regione Lazio e la Regione Umbria per le 18.000 tonnellate di rifiuti laziali pronti ad arrivare nell’impianto di selezione de Le Crete, sta sollevando proteste e indignazione. Ciro Zeno, del Partito Comunista Italiano sezione di Orvieto, ha tenuto una conferenza stampa presso il caffè Montanucci nella mattina di venerdì 9 giugno, per evidenziare il peso politico della questione dal punto di vista del suo partito.
“Il problema rifiuti a Orvieto – ha principiato Zeno – sussiste ormai da qualche anno, ma negli ultimi 2 giorni ha preso una piega davvero grave. La concertazione tra la Regione Lazio e la Regione Umbria per aprire la lavorazione di 18.000 tonnellate di rifiuti viterbesi che verranno poi riportati al luogo di origine, dopo la lavorazione, è un atto da contestare. La Regione Umbria, senza fare nessun tipo di valutazione o approfondimento in merito alla richiesta della Regione Lazio, ha accettato non considerando che l’aggio ambientale è doppio perché si tratta di 18.000 tonnellate di immondizia ad andare e 18.000 a tornare per un totale di 36.000.
Questo è un forte problema per la cultura del nostro territorio, un territorio basato sullo slow food, sul turismo, sul vino e non è tollerabile che ogni volta che ci sia un allarme rifiuti da una regione limitrofa Orvieto debba sempre pagarne lo scotto. Questa è una cattiva politica che non concepiamo e la discarica Le Crete non può più essere utilizzata come interesse collettivo.
Su tutto questo la politica di oggi è miope, non è stata svolta nessuna valutazione di impatto ambientale, non è stato aperto un secondo ponte e la comunità di Ciconia e Orvieto Scalo di questo passo sarà sovraffollata di tir che trasportano rifiuti. L’atto drammatico è di origine politica e la Regione ha agito senza tenere conto delle conseguenze e dobbiamo opporci al fatto che Orvieto è sempre al centro della discussione regionale solo quando si tratta il problema dei rifiuti. Concludo ricordando che la presidente della Regione Marini nel 2016 ha dichiarato che avrebbe fatto barricate qualora fossero pervenuti rifiuti dal Lazio e il sindaco dichiarò che non avrebbe mai accettato l’arrivo di rifiuti da regioni limitrofe e specie dalla capitale. Ecco perché sottolineo la matrice politica del problema alla quale bisogna opporci in toto”.