ACQUAPENDENTE – Nella riunione di fine mese l’Associazione Nuova Acquapendente discute ed approva un documento di critica costruttiva nei riguardi del Sindaco Angelo Ghinassi : “La mancata o non voluta consapevolezza”, si sottolinea, “di essere stato eletto da una minoranza degli aquesiani e ciò a causa di una carenza di lungimiranza o meglio della eccessiva presunzione da parte delle due liste concorrenti”, si sottolinea, “avrebbe dovuto imporre al primo cittadino come alla sua Giunta, un minimo di prudenza e buon senso. Ed invece nulla di tutto questo. La sistematica azione demolitrice della maggior parte delle realizzazioni e dell’azione programmatica della passata Giunta Bambini è sotto gli occhi di tutti (revoca ampliamento cimitero, parcheggi vincolati, box Via Cantorrivo, demolizione recinzione giardinetto situato di fronte all’ex Palazzo Vescovile, revoca gestione Stadio Comunale, la costituzione di parte civile nel procedimento “Vox populi”, annullamento affidamento lavori miglioramento sismico ed abbattimento barriere architettoniche Scuola elementare S.Agostino – Piazza della Costituente salvo frettolosa revoca del contratto). Da non dimenticare, che proprio Alberto Bambini era di certo stato il più qualificato sponsor della candidatura Ghinassi. Quali ulteriori sorprese ci riserverà la riservata (è un eufemismo) azione della Giunta Ghinassi sarà il tempo a dircelo. Per ora dobbiamo tutti sapere che con ogni probabilità i nostri ragazzi dovranno tornare a Scuola a Settembre passando ancora sotto le pericolose impalcature e che le azioni legali instaurate ed in fase di attivazione comporteranno gravi ripercussioni a carico del bilancio del Comune. Con buona pace per quella indispensabile azione di rilancio sia dell’economia che della perduta bellezza di cui Acquapendente aveva tanto bisogno e che di certo non si conquistano applicando una insensata quanto dannosa politica di parcheggi a pagamento, di cui proprio non se ne sentiva il bisogno, costretti come siamo a percorrere strade coperte di buche degne del terzo mondo”.