ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la problematica dell’inquinamento acustico a seguito della indagini dell’ARPA, posta all’attenzione dal Cons. Andrea Sacripanti (Gruppo Misto) che in una interrogazione relativa alla Strada del Piano, ha chiesto al sindaco “Se già si è attivato o se è sua intenzione attivarsi presso gli Enti gestori delle Ferrovie affinché vengano adottate il più rapidamente possibile le misure necessarie – barriere fonoassorbenti – al fine di ridurre o abbattere definitivamente il rumore causato dal transito dei treni che, come certificato da Arpa, supera nelle ore notturne il valore limite assoluto di immissione previsto per legge, causando insopportabili disagi ai residenti della zona”.
L’interrogante ha fatto presente che: “Nei giorni 5 e 6 ottobre 2016, a seguito della richiesta inoltrata dal Comune di Orvieto, direttamente sollecitato da alcuni residenti di Orvieto Scalo, l’Arpa ha effettuato in prossimità della Strada del Piano un’indagine fonometrica per verificare il rispetto del valore limite assoluto di immissione del rumore prodotto dalle infrastrutture ferroviarie.
Le verifiche effettuate hanno riscontrato, soprattutto nelle ore notturne, il superamento dei limiti di legge in materia di inquinamento acustico individuando nel traffico ferroviario sulle infrastrutture ‘Linea Lenta’ e Direttissima’ di R.F.I. la sorgente disturbante.
Nelle scorse settimane, Arpa ha trasmesso al Comune di Orvieto il verbale delle indagini svolte, affinché procedesse agli adempimenti di specifica competenza in relazione a quanto previsto dalla Legge Quadro sull’inquinamento acustico n 447/1995 che all’art. 10 dispone testualmente che: ‘In deroga a quanto previsto ai precedenti commi, le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, ivi comprese le autostrade, nel caso di superamento dei valori, hanno l’obbligo di predisporre e presentare al Comune piani di contenimento ed abbattimento del rumore, secondo le direttive emanate dal Ministro dell’ambiente con proprio decreto entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge. Essi devono indicare tempi di adeguamento, modalità e costi e sono obbligati ad impegnare, in via ordinaria, una quota fissa non inferiore al 5 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse per l’adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore. Per quanto riguarda l’ANAS la suddetta quota è determinata nella misura dell’1,5 per cento dei fondi di bilancio previsti per le attività di manutenzione. Nel caso dei servizi pubblici essenziali, i suddetti piani coincidono con quelli di cui all’articolo 3, comma 1, lettera i); il controllo della loro attuazione è demandato al Ministero dell’ambiente’; in modo analogo si esprime il D.M. 29 novembre 2000 che fissa ‘Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore’.
La legge quadro in materia di inquinamento acustico prevede all’articolo 4 la competenza del Comune al controllo del rispetto della normativa per la tutela dall’inquinamento acustico e, all’articolo 10, pone in capo agli Enti gestori di servizi pubblici essenziali di trasporto, tra cui quello ferroviario, l’obbligo di adozione di interventi finalizzati al contenimento ed abbattimento del rumore”.
L’assessore ai Trasporti, Andrea Vincenti ha risposto: “Con grande anticipo rispetto agli esiti delle verifiche dell’ARPA avevano chiesto un appuntamento all’ing. Murgia del Tronco Firenze di RFI, incontro svoltosi a fine aprile a Firenze. L’Ing. Murgia ci ha confermato che RFI sta attuando un piano di installazione di barriere fonoassorbenti su tutto il territorio nazionale. Abbiamo fatto presente che sul nostra territorio il problema è molto sentito dal momento che 4 treni ogni ora su entrambi i sensi di marcia transitano sulla Direttissima a quali si aggiungono i treni in transito sulla linea Lenta. Siamo in attesa di ricevere l’aggiornamento del piano nazionale ed il posizionamento di Orvieto rispetto alla pianificazione degli interventi in essa previsti. Trasmetterò all’Ing. Murgia anche il testo della interrogazione del consigliere Sacripanti a sottolineare una sensibilità bipartisan al problema. Pertanto il contatto c’è già stato e siamo molto attivi. Se il collocamento di Orvieto nella programmazione del piano nazionale non dovesse essere soddisfacente rispetto alle nostre aspettative, faremo valere la norma di legge invocata dal consigliere Sacripanti”.
Il consigliere Andrea Sacripanti si è dichiarato: “Soddisfatto sull’attività svolta dal Comune, resto tuttavia un po’ perplesso sui tempi di attuazione che mi auguro in futuro siamo più contenuti”.