VIDEO – ITALIAINRETE1 (TeleOrvietoWeb Network) – Un programma a cura di Antonello Romano – Ripresa televisiva e trasmissione in rete Camilla Ballarin – Si è svolto all’Auditorium di Palazzo Coelli il Convegno sull’innovazione delle imprese e della professione di dottore commercialista organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti dell’Umbria in collaborazione con la Confindustria di Terni.
‘Commercialisti ed imprese 4.0 insieme per innovarsi nell’era della IV Rivoluzione industriale’. Nel titolo c’è già l’intenzione dei promotori dell’incontro che si è svolto a Orvieto giovedì 11 maggio. L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Odcec) e l’Unione dei giovani dottori commercialisti ed esperti contabili (Ugdcec) di Terni insieme a Confindustria Umbria hanno infatti avviato un dialogo per una proficua collaborazione di fronte alle sfide che impone la digitalizzazione alla base della rivoluzione dell’industria 4.0. Appuntamento che arriva dopo l’emanazione della circolare numero 4/E del 30 marzo 2017 redatta congiuntamente da Agenzia delle Entrate e Ministero dello sviluppo economico sull’ammortamento per l’industria 4.0. Dopo i saluti di Carmelo Campagna e Stefano Stellati, presidenti rispettivamente dell’Odcec e dell’Ugdcec di Terni, e di Francesco Lanzi, presidente della sezione di Orvieto di Confindustria Umbria, sono intervenuti al convegno, coordinato da Giuliana Maccarino, consigliere dell’Odcec di Terni, Luca Tomassini, Ceo di Vetrya, Luigi Rossetti per la Regione Umbria, Rossana Giacalone, presidente della Commissione di studio e finanza dell’Ungdcec, e Antonio Alunni, vicepresidente di Confindustria Umbria con delega all’innovazione. Ha portato i saluti anche Alessandra Cannistrà, assessore allo sviluppo economico del Comune di Orvieto.
“È un momento importante – ha commentato Campagna – dopo l’emanazione della circolare che riguarda ammortamenti e incentivi fiscali che potranno consentire all’azienda di finanziare maggiormente gli investimenti. Per questo c’è bisogno di expertise e capacità tecnica. Qui, insieme, commercialisti e imprese stanno studiando come ottenere il massimo anche utilizzando gli strumenti regionali. Come le imprese, noi professionisti abbiamo messo in campo attività formative finalizzate a consentire ai nostri studi di adeguare anche tecnologicamente gli strumenti di supporto per una migliore consulenza”.
“Il mondo dell’industria – ha spiegato Alunni – trova nei commercialisti un supporto molto importante. Bisogna capire quali sono le esigenze e su questo prepararsi e formarsi, avere un dialogo sempre più trasparente con l’unico obiettivo di fare bene ognuno il proprio lavoro. Direi che questa iniziativa è di buon auspicio affinché nel futuro i rapporti tra i due mondi possano essere sempre più stretti”. “I commercialisti – ha aggiunto Stellati – sono gli interlocutori naturali delle imprese e dobbiamo essere bravi a far sì che il nostro ruolo venga valorizzato. I giovani commercialisti devono essere presenti sul tema dell’innovazione perché è una sfida che dobbiamo cogliere anche per la nostra professione futura e possiamo portare la nostra formazione e le nostre capacità nello sviluppo delle imprese”. Importante poi il contributo di Tomassini che ha aiutato a comprendere come le diverse generazioni stiano rispondendo al mondo 4.0 e come sia consigliabile approcciarsi alla rivoluzione in atto.
“Dobbiamo guardare assolutamente con ottimismo questo mondo – ha detto Tomassini – perché è un progresso della tecnologia ma anche della società. Il digitale è entrato in qualsiasi segmento della nostra vita. L’introduzione del mondo del digitale nelle imprese e nei processi produttivi è già in atto da tempo. È un passaggio inevitabile, per cui direi alle imprese di guardare bene quali sono i vantaggi che il processo digitale può dare all’interno di ogni singolo segmento di mercato e poi pian piano introdurre l’industria 4.0 anche all’interno del proprio negozio perché significa automatizzare per ottimizzare i tempi, aumentare la qualità e ridurre i costi”.
“Stiamo cercando di impostare delle politiche industriali – ha spiegato Rossetti – che guardino alla modernizzazione non soltanto della manifattura ma più in generale del sistema economico. Quello che vorremmo fare come Regione è cercare di cogliere da una parte gli strumenti nazionali del ciclo tecnologico e dall’altra l’expertise dei professionisti a servizio delle imprese per coagulare una triangolazione virtuosa che porti a un livello di evoluzione del nostro sistema economico”. (Carla Adamo)