ACQUAPENDENTE – Il generale Roberto Grifoni rende nota una lettera aperta dal titolo “La voce del popolo si fa sentire”. “Alcuni giorni fa – sottolinea – è stata depositata presso la Segreteria del Comune di Acquapendente una richiesta ad iniziativa popolare con lo scopo di sollecitare l’interessamento del sindaco, primo responsabile della sanità locale, tendente a ripristinare la situazione quo ante dell’Ospedale locale. Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire il motivo della richiesta.
Nel 2015, a seguito di valutazioni profondamente ponderate si è deciso ex abrupto di sostituire il primario della UOC di Medicina generale, dottor Remo Brenci, con altro medico peraltro chirurgo. Non si capisce bene se la scelta sia stata dettata da oculata valutazione strettamente professionale o da altro tipo di giudizio o forse perché il dottor Brenci non era sentito come “uno dei nostri” se così fosse stato viva la faccia della meritocrazia. Stà di fatto che un serio e preparato professionista che dal 2006 al 2015 aveva guidato, quale primario, l’Unità operativa dipartimentale di day-hospital geriatrico e dal 2008 al 2015, quale primario facente funzioni, l’Unità Operativa complessa di Medicina generale mettendo in luce spiccata capacità professionale ed organizzativa si è trovato, dalla sera alla mattina, proiettato dalle stelle alla stalla con la perdita oltre che del prestigio anche dei trattamenti amministrativi legati agli incarichi rivestiti. A ciò và aggiunta ulteriore umiliazione derivante dalla decisione di lasciarlo nello stesso nosocomio ed alle dipendenze del nuovo primario dell’Unità Operativa Complessa di medicina.
Soltanto recentemente è stato trasferito in servizio presso l’Ospedale di Montefiascone. Pur non volendo sminuire il sostituto, agli aquesiani è apparso chiaro, con il passare del tempo, il cambiamento di indirizzo tanto da far rimpiangere la figura (talvolta sanguigna) del dottor Brenci e da spingerli, in occasione della collocazione in quescienza dell’attuale primario, a richiederne il reinserimento con una raccolta di 2412 firme in soli due mesi. Se si analizza il risultato della raccolta appare chiaro che trattasi di un vero e proprio plebiscito. Infatti tolta la gioventù e le persone molte avanzate negli anni si arriva alla conclusione che oltre il 60% della popolazione si è espressa a favore del dottor Brenci. E’ auspicabile che l’azione del Sindaco Ghinassi, supportato magari anche dai Sindaci dei paesi limitrofi, e della Direttrice Generale Asl vada in questo senso in maniera che sia resa giustizia al merito. Indipendentemente dall’appartenenza politica e dalla logica delle parti.