di Valentino Saccà
ORVIETO – Una città che si unisce, si muove, si allea per creare, far crescere dal basso un qualcosa che vuole dare ad Orvieto nuovo humus, linfa vitale. Nasce così l’iniziativa promossa dalla neonata associazione Orvieto 1264 che, dal 16 al 18 giugno, trasformerà Orvieto in un suggestivo teatro di rievocazioni. Ci saranno mercatini, rappresentazioni, letture, conferenze, spettacoli e molto altro. Il tutto calato nell’atmosfera tipica medievale. Il progetto, non a caso, si chiama Ludi alla Fortezza.
L’associazione, presieduta da Matteo Papini e con la direzione artistica dell’attore e rievocatore Gianluca Foresi, riunisce anche altri gruppi attivi in questo settore e i luoghi simbolo scelti per l’evento sono il palazzo del Capitano del Popolo dove si terrà un banchetto con pietanze rigorosamente dell’epoca e la fortezza Albornoz dove è previsto lo svolgimento degli eventi più importanti.
L’obiettivo principale con il quale è nata la tre giorni è rilanciare il corteo storico arricchendo il calendario delle iniziative che ruotano intorno all’evento. “Il nostro è un progetto ambizioso – ha esordito Matteo Papini presidente dell’Associazione Orvieto 1264 – che si pone l’obiettivo di ampliare la storica manifestazione del Corpus Domini senza sostituirsi ad essa ma donandole nuova linfa. La nostra è un’Associazione aperta a tutti e composta da persone votate alla collaborazione”.
“Ringrazio inoltre – ha concluso Papini- le Associazioni che ci sostengono, il Comune di Orvieto, e la collaborazione con l’Associazione Lea Pacini e con l’istituto alberghiero e la protezione civile”.
“Ad aprire la tre giorni – ha spiegato Foresi – sarà un banchetto presso palazzo del Popolo che vedrà la collaborazione congiunta dell’istituto alberghiero e della protezione civile, con musica e recitazione di alcune novelle del Boccaccio. Spostandoci poi presso la Fortezza dell’Albornoz verrà allestito un banco rievocativo con l’esposizione di ceramiche e si assisterà ad una sorta di parco tematico con la rievocazione degli antichi mestieri, compresa la messa in scena del gioco nel medioevo e dell’arte della tortura ad opera di Sergio Montanari nei panni del boia”.
E ci saranno sbandieratori, figuranti del corteo storico, popolane, falconieri, giocolieri. Prevista anche la messa in scena dell’ostensione del sacro lino del miracolo di Bolsena. “Ricordo inoltre – ha proseguito Foresi – il massiccio supporto da parte della protezione civile che ha messo a disposizione anche la cucina da campo che verrà debitamente “trasformata” in ua taverna medievale. All’interno della tre giorni, inoltre, è prevista una collaborazione con il festival Arte e Fede con la presentazione di un docu-fiction”.
Tra le varie forme per sostenere l’associazione, oltre ad aver fatto richiesta di un contributo economico alla Fondazione Cro, al Comune e alla Regione tramite bando, è stata creata anche una tessera del costo di 10 euro acquistando la quale si potrà accedere ai due giorni di eventi alla Fortezza. La tessera “0” è andata all’assessore alla cultura del Comune Alessandra Cannistrà. “E’ molto importante – ha detto – raccontare l’identità del proprio territorio attraverso un evento di questa portata e la manifestazione storica del Corpus Domini ha bisogno di acquistare una nuova immagine e tutto questo è anche un modo per poter valorizzare oltre la rievocazione storica stessa anche luoghi come la Fortezza dell’Albornoz”. Ha concluso la serie di interventi il giornalista, editore e scrittore Claudio Lattanzi, ricordando gli appuntamenti che si muovono su una linea di ricerca storico-culturale all’interno della tre giorni, il primo dedicato alla storia dei templari e il secondo all’eresia e in particolar modo al gruppo ereticale dei Patarini.