ORVIETO – Si è svolta l’iniziativa Beautify Orvieto, pensata ed organizzata da Toni de Bella, ormai un’orvietana d’adozione (andatevi a guardare il suo sito www.orvietoorbust.com, ne vale la pena) e dal PAAO, che ben si presta ad ogni iniziativa che valorizzi il patrimonio della città. Ecco quindi che lunedì 3 aprile, circa una settantina di giovani ragazzi statunitensi, coadiuvati dai propri istruttori, hanno preso possesso dell’anello della rupe e lo hanno ripulito da cartacce, lattine, bottiglie, plastiche di vario genere e pure carcasse di animali. Lavorando tutti assieme, facendo conoscenza fra loro, in molti casi per la prima volta. Infatti erano ben 3 le università d’appartenenza, tutte indistintamente unite da una grande comune denominatore: l’aver scelto Orvieto quale loro campus didattico anche per i semestri “lunghi”, quelli primaverili e quelli autunnali.
Un grazie va a chi ha permesso lo stravolgimento della normale routine didattica: il direttore del programma del Gordon College, John Skillen, assistito da Jenna Good and Matt Doll, i docenti Katie Kingery Page e Vibha Jani della Kansas State University, coordinate dal responsabile del programma Serena Croce e Marina Mari del CSCO, i professori di Arizona in Italy Jahn Kold e Alba Frascarelli, quest’ultima ha anche avuto il coraggio di “catturare” un topo di grandi dimensioni, il quale, a causa del suo stato cadaverico, non ha opposto grande resistenza. Il fotografo Patrick Nicholas ha seguito (e anticipato) il gruppo e documentato l’intera operazione; il comune ha provveduto a disporre del materiale raccolto lungo il percorso.
Per un paio d’ore l’anello che si snoda ai piedi del pianoro s’è quindi riempito di gente giovane che, con indefessa volontà, si è divertita a raccogliere mondezza, quella stessa mondezza che qualcun’altro, con minor senso civico, ha seminato in buona quantità. Le ragazze ed i ragazzi hanno voluto partecipare, su base volontaria, all’operazione Anello per poter contribuire in maniera tangibile al decoro della città, di quella Orvieto che sentiranno oggi ancora più di ieri come la loro seconda “casa”, anche quando dovranno tornare a casa, o meglio, si sparpaglieranno per ogni dove continuando nel loro percorso di istruzione. E saranno i migliori ambasciatori di Orvieto, praticamente a costo zero e da oggi, con un sorriso, a credito.