PORANO – Durante la riunione di giovedì 30 marzo a Porano, su proposta del sindaco, la maggioranza del Consiglio Comunale di Porano, ha aumentato la TARI. A questo proposito si oppone Luigi Rotella, Gruppo Consiliare Porano Bene Comune.
“Abbiamo contrastato con forza e determinazione – denuncia Rotella – come unico gruppo di opposizione presente alla riunione, la scelta incongruente e poco comprensibile della maggioranza poranese che pesa sulle tasche dei cittadini: si riduce la spazzatura indifferenziata, quella che per intenderci viene portata in discarica ed ha un costo; aumenta quella differenziata da cui il gestore genera profitto, ma aumenta la tassa. Com’è possibile? Dovrebbe essere il contrario, ed in effetti negli altri comuni vicini la tassa dove non si riduce si stabilizza, ma non a Porano. Ciò che stupisce, in questa vicenda, è la “normalità” della decisione dell’amministrazione comunale di aumentare la tassa sui rifiuti senza dare giustificazioni adeguate.
A Porano, le parole d’ordine della campagna a sostegno della raccolta differenziata, “Insieme per un viaggio chiamato ambiente: piccoli gesti, grandi vantaggi”, sono state accolte dai cittadini ma ignorate dal solerte Sindaco e dalla sua Giunta.
Difatti, la virtuosità dei cittadini che hanno determinato la buona performance della raccolta differenziata, pari al 79,3%, grazie al sistema porta a porta voluto dall’ATI4, ha prodotto vantaggi ma a beneficiarne non sono i cittadini stessi, costretti a pagare di più. Dunque: chi ne trae beneficio?
La nostra contrarietà non nasce da una concezione preconcetta nei confronti della Giunta, ma da una profonda differente visione culturale e politica della gestione delle politiche ambientali e dei servizi locali. Bastano due esempi.
Il primo. Lo scorso anno è stata persa l’occasione del finanziamento regionale a sostegno dei comuni disposti a dotarsi di un punto di riciclo come azione di prevenzione della produzione dei rifiuti, nella logica auspicata e finanziata dall’Europa. E il nostro interpello al sindaco caduto nel vuoto, parla da solo.
Il secondo. Un terzo (si proprio un 1/3) del gettito della TARI (pari a circa trecento mila euro) viene puntualmente evaso: persone che vivono a Porano, utilizzano il servizio di raccolta ma non lo pagano. Si tratta di una platea così vasta che non può essere composta da soli indigenti, ai quali andrebbero rivolte adeguate politiche sociali, ma di una strutturata categoria di persone chiamate – ordinariamente – evasori, che gode dell’omertoso silenzio del Sindaco e della sua Giunta, a danno dei cittadini che pagano (di più e) regolarmente”.