di Valentino Saccà
ORVIETO – Procede in pieno fervore questa tre giorni di questa edizione 2017 di Fiof Orvieto Fotografia e in questa seconda giornata molta è stata la carne messa a cuocere ma con grande organizzazione nella struttura generale del festival. Tra le diverse suggestioni fotografiche che sono emerse durante questo secondo giorno, segnaliamo gli incontri con gli artisti Andreas Bitesnich e Katharina Jung.
Sempre presso la sala dei 400 di Palazzo del Popolo, polo principale dei meeting di questa edizione, l’austriaco Andreas Bitesnich ha espresso al meglio il proprio stilema fotografico raccontandosi in prima persona.
Bitesnich, incontrastato maestro del Nude Look maschile e femminile, ha saputo sottolineare molto bene lo scavo profondo che l’autore compie dietro un elemento ripreso durante gli scatti fotografici, quindi tutto il lavorio mentale che precede l’atto puramente tecnico. “La mia filosofia non è mai immediata – ha detto Bitesnich – ma va a scavare nel profondo, all’interno dell’oggetto o del soggetto ripreso. Io credo che in tutti gli elementi esistano particolari differenti da catturare con l’obbiettivo. Mi occupo prevalentemente di nudi maschili e femminili ma anche di reportage paesaggistici, ricordo che il mio primo book sui nudi, nacque su ispirazione del modello fotografico di Robert Mapplethorpe. Successivamente realizzai anche un lavoro solamente dedicato ai nudi femminili e collaborai anche con la rivista italiana Max, fotografando anche Alessia Marcuzzi e Alessandro Gassman. Reputo interessante il mio book dal titolo Polanude, realizzato totalmente in polaroid, ispirandomi anche a quadri di Egon Schiele e di Francis Becon“.
Nel tardo pomeriggio è stato il momento per Katharina Jung, giovanissima fotografa tedesca 23enne che realizza scatti al momento solo per puro hobby, ma la sua fotografia sospesa tra il perturbante psicanalitico e il fiabesco sta riscuotendo un successo mondiale.
“La natura fatta di boschi, laghi e rovine è la materia prima che anima le mie opere – ha esordito la Jung – a questo dato reale si aggiunge il mio sguardo dark e fiabesco che parte dall’archetipo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Cerco questo connubio tra elementi reali e irreali dando corpo alle mie immagini mentali. Utilizzo spesso Photoshop anche se negli ultimi tempi sto cercando di ridurlo facendo scaturire l’elemento fantastico con maggior naturalezza. Spesso io stessa sono modella dei miei lavori, oppure impiego parenti e amici per realizzare questi sogni fotografici”.
Nel proseguo si è svolta la serata di Gala condotta da Tommy Di Bari e Laura Tota, con la premiazione dei vincitori FIIPA 2017, FIOF movie award e QIP MQIP. Presenti in sala Maurizio Morini di Album Epoca (partner Fiof da 13 anni), il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, l’assessore alla cultura del Comune di Orvieto Alessandra Cannistrà, la consigliera comunale Roberta Cotigni, la presidente Panathlon Rita Custodi, il presidente Fiof Ruggiero Di Benedetto e gli ambasciatori della fotografia russa e italiana.