ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione dello stato di degrado del Lago di Corbara sollevata dal consigliere Stefano Olimpieri (Capogruppo “Identità e Territorio”) che, attraverso una interpellanza rivolta all’Amministrazione Comunale ha chiesto di conoscere “Le ragioni che stanno alla base di tale situazione e se si intendono attivare iniziative per restituire decoro alle sponde ad allo stesso bacino idrico; e, se l’Amministrazione intende sollecitare maggiori controlli in merito ad alcune tipologie di pesca (con le reti) che stanno danneggiando fortemente le specie ittiche che da sempre popolano il lago, oltre a sollecitare una maggiore tutela e riproduzione di alcune specie ittiche”.
L’interpellante ha osservato che “Da molto tempo il lago di Corbara versa in uno stato di totale abbandono e nessun Ente pubblico competente si attiva per cercare di rendere meno degradato l’intero bacino idrico. Le sponde sono in completo stato di abbandono ed il controllo da parte degli enti competenti è scemato quasi del tutto; inoltre, il centro remiero che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello dello sviluppo dell’intero bacino e dell’intero territorio circostante e costato centinai di migliaia di euro di soldi pubblici, è miseramente fallito, diventando ormai luogo oggetto di atti vandalici.
Il mancato controllo e la mancata manutenzione delle sponde sta facendo sì che il lago è diventato terra di nessuno dove, degrado e sporcizia la fanno da padroni, aumentando anche i pericoli per la incolumità personale. Un tempo le sponde del lago erano un luogo di tranquillità dove molti cittadini vi trascorrevano giornate di relax; oggi invece, specialmente nei fine settimana, sono divenute inaccessibili a causa del degrado e del pericolo. Anche le specie ittiche presenti nel lago stanno subendo delle profonde mutazioni a causa di una pesca incontrollata, fatta con strumenti impropri che vanno a danneggiare l’intero eco-sistema. Non si ha notizia, inoltre, di iniziative finalizzate alla tutela e riproduzione di alcune specifiche specie ittiche, tant’è che sembrerebbe che tutto sia lasciato alla casualità, producendo la proliferazione sempre maggiore di specie ittiche autoctone. Sul complesso di queste tematiche vanno altresì sollecitati l’Autorità di Bacino e i Comuni rivieraschi”.
Il sindaco, Giuseppe Germani ha risposto: “Ad oggi sul problema specifico sollevato dall’interrogazione abbiamo svolto due incontri. Il primo con vertici della Regione Umbria in materia di ripopolamento, rispetto al quale fino a pochi anni fa c’era una convenzione che permetteva solo ai pescatori locali di effettuare la pesca. Il problema delle specie autoctone non è solo nostro ma anche di altri bacini. Il vero tema emerso rispetto al passato è che, mentre prima c’era una convenzione diretta con i gestori della diga ed i Comuni, adesso la convenzione è con la Regione, il che sposta la gestione di problemi rispetto ai territori. Per il 2016 ci sono state molte iniziative sportive per cui anche gli operatori sono interessati a far sì che il gestore della diga metta in sicurezza e proceda alla pulizia delle sponde. Un secondo con il Prefetto e i rappresentanti delle Forze dell’Ordine ha riguardato il ripristino di un sistema di vigilanza molto più attivo. Le rassicurazioni che ho avuto in sede di Conferenza per l’Ordine e la Sicurezza ci fanno ben sperare che i risultati possano avvenire già entro questa stagione estiva”.
Stefano Olimpieri si è dichiarato: “Soddisfatto. Vanno tutelate le persone e gli imprenditori ittici che lavorano sul territorio”.