ORVIETO – L’Amministrazione Comunale invita i cittadini a celebrare il “Giorno del Ricordo” delle vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre di millenario insediamento autoctono nell’Adriatico Orientale alla fine della Seconda Guerra Mondiale, istituito con legge nazionale n. 92 del 30 marzo 2004.
“La Repubblica Italiana – è scritto nel manifesto dell’Amministrazione Comunale – riconosce il giorno 10 Febbraio quale Giorno del Ricordo, al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Per conservare e rinnovare la memoria di questi avvenimenti, Sabato 11 Febbraio 2017 alle ore 11.00 presso la Sala Consiliare si terrà il convegno promosso dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia dal titolo La Generazione del Ricordo – Tra Cinema e Storia che si aprirà con il saluto delle Autorità, a cui seguiranno gli interventi dei relatori: dottor Antonio Concina – L’Esodo nella memoria, dottor Antonio Ballarin – Settant’anni dall’Esodo nelle Associazioni, dottor Alessandro Cuk – Documentare l’Esodo attraverso immagini e testimonianze, professor Davide Rossi – A settant’anni dal Trattato di Parigi: una questione adriatica ancora irrisolta? Il dibattito, moderato dalla Prof.ssa Marella Pappalardo, Consigliere Nazionale A.N.V.G.D. / Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, concluderà l’iniziativa.
“Ogni anno – spiega la professoressa Marella Pappalardo – cerchiamo di declinare il tema ‘Generazione del Ricordo’ riferendoci sempre agli strumenti con cui si possa ‘generare’ il ricordo della vicenda del Confine orientale in prospettiva futura. Quest’anno ricorre il 70° anniversario del Trattato di Pace di Parigi che sancì definitivamente l’assegnazione dei territori della Venezia Giulia e della Dalmazia alla ex Jugoslavia e che diede inizio al grande Esodo di quasi 350.000 persone dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia. Il titolo della giornata, La generazione del Ricordo.
Tra cinema e storia, pone l’accento su questi settanta anni, con gli interventi del Dott. Ballarin, di storia e di attività delle Associazioni come riferimento identitario per gli esuli in Italia e all’estero, e del Prof. Rossi che affronterà, in ambito storico-giuridico la questione adriatica ‘ancora irrisolta’. La connessione con il cinema non è forzata: il cinema avrebbe potuto fin dall’inizio esprimersi su queste tematiche, per ‘generare il Ricordo’ e diffondere la storia delle terre di frontiera, ma non è successo. Saranno affrontate dal Prof. Cuk, critico cinematografico proveniente da Venezia, le poche eccezioni di rappresentazione cinematografica risalenti agli anni Cinquanta per poi passare al discorso più prettamente documentaristico, riguardo al quale soprattutto nell’ultimo decennio, ci sono stati considerevoli passi avanti”.
Sempre Sabato 11 febbraio dalle ore 16.30 alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare, inoltre, si terrà un incontro pubblico sulle tematiche storico-culturali attinenti al periodo dell’occupazione nazifascista, promosso dal Centro di Documentazione Popolare di Orvieto e dal Comune al fine di fornire, con l’ausilio di storici e ricercatori, un ulteriore contributo storico-culturale intorno alla vicenda dei territori del confine nord-orientale d’Italia che, prima, durante e dopo il secondo conflitto mondiale, furono teatro dell’occupazione nazifascista, delle azioni di gruppi partigiani e irredentisti, e dell’emigrazione di numerose persone.
All’incontro interverranno: professoressa Alessandra Kersevan, ricercatrice e storica, editrice (KAPPA VU) che approfondirà la questione delle Violenze del Fascismo di frontiera e la lotta di liberazione partigiana ed il professor Angelo Bitti, ricercatore e storico ISUC / Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea che parlerà del Contributo dei volontari jugoslavi nelle brigate partigiane in Umbria.