TERNI – Per far tornare a crescere il nostro paese servono la forza e le capacità di andare incontro alle modifiche profonde del mercato e della produzione introdotti da connettività, robotizzazione e digitalizzazione. La Germania si è posta il problema ben prima di noi e ha elaborat,o con l’aiuto delle sue principali aziende e centri di ricerca, il piano “Industria 4.0”.
Il Boston Consulting Group ha fatto uno studio sull’impatto del programma: entro il 2025 la robotizzazione e l’aumento di produttività faranno venire meno 600 mila posti di lavoro, ma ne creeranno 950 mila meglio pagati, con un saldo netto di 350 mila nuovi posti di lavoro e una crescita addizionale dell’1 per cento del pil ogni anno.Se l’Italia non investe ora in produttività, sviluppo e competitività, il destino è segnato. Per questo, la legge di stabilità ha messo a disposizione 13 miliardi, dando inizio al percorso di Industria 4.0 in Italia. Il prossimo 20 Gennaio a Terni (presso il CAOS, centro arti opificio siri, Via Campofregoso 98, a partire dalle 16.45) avrà luogo un convegno dal titolo “La Quarta Rivoluzione Industriale, Italia e Germania si confrontano su Industria 4.0”, in cui si affronteranno questi temi.
Il “panel economico”, avrà il compito di per mettere in luce gli aspetti economici, industriali, pratici, applicativi, e ovviamente gli elementi da migliorare, di Industria 4.0 in uno scambio di esperienze tra Italia e Germania.Il dibattito sarà moderato dal professor Luca Ferrucci dell’Università di Perugia, docente di Economia e Gestione delle Imprese e parteciperanno Domenico Arcuri, AD di Invitalia, Gerhard Dambach AD di Bosch, Federico Golla presidente di Siemens, Alessio Gramolati responsabile del coordinamento delle politiche industriali della CGIL, Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab di Milano e divulgatore scientifico. Seguirà il “panel istituzionale”, che sarà composto dalla Ministra Plenipotenziaria dell’Ambasciata Tedesca in Italia Irmgard Maria Fellner, dal presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Gay e dalla Vicepresidente della Camera, onorevole Maria Sereni. Avranno il compito di “rispondere” al primo panel, dando indicazione di come le istituzioni rispondono alle necessità delle aziende e quale cornice istituzionale è quella favorevole ad Industria 4.0.