di Valentino Saccà
ORVIETO – La luce e i colori sono delle componenti complementari che vengono percepite dall’occhio umano attraverso diverse fonti. Questo è stato il cuore della conferenza tenutasi presso l’ISAO di Orvieto nel pomeriggio di venerdì 27 Gennaio alle ore 17,30. Introdotto dall’architetto Alberto Satolli, il professor Danilo Giulietti, del Dipartimento di Fisica all’Università di Pisa, ha condotto l’incontro.
Giulietti ha introdotto l’argomento parlando delle fonti di luce visibili ai nostri occhi come la luce del sole, il fuoco, la luce di una lampada e di quelle fonti invece che non sono percepibili dal nostro apparato visivo come i raggi x, le onde radar.
Sottolineando che anche le zone del cosmo che a noi appaiono più buie emanano una radiazione di onde. La generazione di onde elettromagnetiche hanno un andamento sinusoidale tra i campi elettrici e quelli magnetici.
Giulietti ha poi proseguito dicendo che i colori sono componenti spettrali delle radiazioni elettromagnetiche e dello spettro di luce ci sono diversi elementi che ne rivelano le componenti spettrali, ovvero i colori, come l’arcobaleno, il prisma di vetro e il reticolo di diffrazione (paragonabile ai solchi di un laser disc).
Nel proseguo si è parlato di corpi neri e della loro capacità di assorbire radiazioni elettromagnetiche, di corpi luminosi e corpi illuminati, questi ultimi rivelano il proprio colore grazie alla propria superficie combinata alla luce che li illumina altrimenti risulterebbero neri. A tale proposito Hegel diceva: “Di notte tutte le vacche sono nere!”.